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UBUD E IL DISTRETTO DI GIANYAR

Ubud e il distretto di Gianyar, il cuore dell’isola di Bali

Ubud Bali.
I campi di riso circondati dalla giungla

Ho vissuto a Ubud per un certo periodo, alloggiando in una camera  in affitto a ridosso della Monkey Forest, presso una famiglia locale. La mia sveglia mattutina erano un piccolo gallo dalla voce stridula e un tagliente fascio di luce bianca, che filtrava dalla densa vegetazione tropicale. Ancora adesso, dopo diversi anni, quando sono a Bali, non posso evitare di tornarci per immergermi anche un solo istante nel riflesso verde delle sue risaie. Ricordo ancora chiaramente la prima volta che ci ho messo piede: era il 2010 e Ubud era già una cittadina turistica ma conservava un’atmosfera lenta e molto tranquilla. Nessuno poteva immaginare che di lì a poco, sarebbe avvenuta una veloce trasformazione

All’epoca, sono scesa da uno scardinato bus ‘pariwisata’, dopo aver fissato per tutto il viaggio la ciondolante offerta votiva appesa sullo specchietto del vetro anteriore e mi sono diretta in un warung per pianificare la visita alla città. Non avevo molte idee su cosa avrei trovato, men che meno avevo mai visto foto o immagini di questa città, avevo solo letto la breve descrizione di una vecchia guida Lonely Planet. Entrata in quel warung, vicino alla Monkey Forest, ho realizzato con meraviglia che mancava letteralmente la parete del fondo. Era stata rimossa per aprire la visuale su un campo di riso che, in quel momento, era inondato dall’ abbagliante luce del giorno. Questa è stata la mia prima immagine di Ubud. 

Ubud a Bali. Un warung aperto sui campi di riso.
Il warung senza una parete

Molte cose sono cambiate da allora: Ubud è diventata meta di turismo internazionale, le sue strade si sono riempite di visitatori, escursionisti, artisti, scrittori, individui eccentrici e persone alla ricerca di qualcosa. La città e i suoi dintorni sono diventati una meta imperdibile per chi visita Bali. Come spesso accade, però, questo sviluppo rapido e non pianificato ha portato diversi risvolti negativi, fra cui inquinamento, traffico e difficile gestione dei rifiuti. I grandi pullman si infilano a sforzo nelle stradine della città e i bidoni dei rifiuti diventano un’esca golosa per le scimmie in libertà. Fortunatamente la spiritualità e la struttura sociale di questa cittadina resistono nel tempo e anche in questo caos turbolento, è facile scorgere dietro l’angolo le piccole processioni rituali, i deliziosi cestini con le offerte di fiori, il profumo dell’incenso, il suono metallico e ipnotico di un gamelan in un cortile. E l’incantesimo è pronto a nascere di nuovo.

VEDERE E FARE A UBUD E DINTORNI

 

1. GIRARE LA CITTA’ DI UBUD

La cittadina di Ubud può essere tranquillamente percorsa a piedi. Nei periodi di alta stagione, la folla e la fila incessante di macchine nelle sue vie principali possono dare un po’ di fastidio, ma ci sono anche stradine e aree appartate e silenziose. Le famiglie con bambini molti piccoli, è bene che tengano presente che i marciapiedi non si prestano all’uso di passeggini, perché stretti, con mattonelle precarie e in alcuni periodi colmi di persone. Vi consiglio quindi di portare i bambini nel marsupio o nella fascia.

I luoghi interessanti da visitare non mancano, dalle passeggiate nella giungla della Monkey Forest, all’ Ubud Palace, un esempio ben conservato di architettura balinese, al tempio Pura Taman Saraswati, con il suo splendido laghetto di fiori di loto, fino al caotico mercato tradizionale, dove acquistare frutta, verdura, borsette di paglia, cappelli di palma intrecciata e mille altri accessori. Lasciatevi trascinare dall’istinto e dedicate del tempo a girare senza meta, infilandovi nelle stradine che più vi ispirano o prendendo un caffè in un warung sulle risaie. 

La foresta delle scimmie a Ubud Bali.
Incontri nella Monkey Forest
Un importante tempio a Ubud Bali.
Il Pura Taman Saraswati

2. SOGGIORNARE IN UN HOMESTAY O IN UN RESORT

L’alloggio in famiglia o homestay è una forma popolare di ospitalità a Ubud ed è un bellissimo modo per entrare in contatto con la gente del posto, spendere poco ed essere in un contesto familiare tradizionale. 

Negli homestay di solito è possibile prendere in affitto una stanza anche per un lungo periodo, chiedendo un prezzo forfettario mensile, che spesso include anche una squisita colazione a base di banana pancake e frutta fresca. Nel 2011 ho vissuto un mese in un homestay a ridosso della Monkey Forest, pagando circa 8 $ al giorno, con colazione inclusa e possibilità di cenare sul posto con prezzi irrisori.

Come sono gli homestay? 

I classici homestay consistono in piccoli alloggi in puro stile balinese, costruiti con gli inconfondibili mattoni arancioni e arricchiti da decorazioni scultoree di pietra bianca. Queste sistemazioni hanno un balcone o una veranda con sedie e tavolini e sono collocate all’interno di un giardino comune in cui spicca sempre un altare indù e un piccolo lago. Provate a guardare qui il Desak Putru Putra per farvi un’idea. 

Soggiornare in un homestay prevede anche un pò di spirito di adattamento. Non essendo alloggi di lusso, spesso hanno bagni molto semplici, galli ruspanti che circolano indisturbati cantando all’alba e servizi essenziali.

Il classico homestay in stile balinese

I resort con piscina a sfioro 

Oltre agli homestay, un’altra classica sistemazione da non perdere a Ubud sono i magnifici resort con piscina a sfioro nella giungla. Qui di seguito trovate la mia è una selezione con il miglior rapporto qualità-prezzo su Booking:

Alaya resort ubud

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Ulun Ubud Resort

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Pertiwi Bisma 1

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Vi segnalo anche la pagina dedicata: HOTEL E RESORT A UBUD dove potrete trovare tante altre ottime idee divise per tipologia e budget di spesa, sia per chi viaggia da solo, che in coppia o in famiglia! 

3. PERCORRERE SENTIERI PANORAMICI

Ci sono svariati percorsi e splendide passeggiate da fare nei dintorni di Ubud, da non perdere! I primi due itinerari che vi consiglio possono essere fatti senza nessuna guida e sono testati da me personalmente, centimetro per centimetro. Cogliete l’occasione, durante le vostre passeggiate, per concedervi una pausa in un warung con un cocco fresco o buon lassi alla frutta. Insomma prendetevela comoda ed entrate in contatto con la vita locale! Questa è una delle attività che amo di più! 

  • Campuhan Ridge Walk

La Campuhan Ridge Walk, è uno dei percorsi più famosi, un trekking molto leggero di 30 minuti che segue la gola del fiume Tchampuan e vi permetterà di esplorare bellissimi campi di riso attraverso villaggi e foreste, offrendo una scenografica vista dalle colline sacre del Bukit Campuhan. Il punto di partenza è un po’ nascosto ed è vicino al Warwick Ibah Luxury Villas and Spa.

  • Kajeng Walk

Un altra passeggiata molto bella è quella che io chiamo la Kajeng Walk, che vi porterà nelle risaie raggiungibili da una via interna di nome Jalan Kajeng. Io vi consiglio di andarci prima del tramonto, per abbandonarvi alla bellezza della luce arancio che inonda il verde dei campi, come in una valle dell’Eden. Anche qui, per rilassarvi e contemplare il panorama, potete fermarvi in diversi warung, come lo Sweet Orange.

I percorsi nel verde ad Ubud Bali.
Alcuni dei sentieri da percorrere a piedi

4. VISITARE MUSEI E GALLERIE D’ARTE

Ubud offre molte opportunità per scoprire la storia dell’arte balinese, ho speso diverso tempo a Ubud e molte mattine nella pace dei musei.

L’ Agung Rai Museum of Art (ARMA), forse il mio museo preferito, con la sua atmosfera lenta e solenne. Non perdetevelo, qui potete prenotare anche performance di danza balinese e diversi workshop.

Il Blanco Renaissance Museum, è il museo dell’artista di origini spagnole Antonio Blanco, trasferitosi a vivere a Bali nel 52. Un museo bellissimo, pieno di nostalgia e ricordi, immerso in un lussureggiante giardino con pappagalli colorati e orchidee. Lo trovate in Jalan Raya Penestanan, dopo una piccola salita 

I deliziosi Museo Puri Lukisan e Neka Art Museum offrono una panoramica di vari artisti balinesi (pittura e scultura su legno) entrambi in una rilassante cornice di vegetazione tropicale.

E infine, il museo del vicino villaggio di Tegal Bingin, il Setia Darma House of Masks & Puppets, con una collezione di maschere e burattini provenienti da tutto il mondo. Una visita adatta anche per i bambini, l’ingresso è gratuito.

Il Museo di Antonio Blanco ad Ubud.
Il Museo di Antonio Blanco

Due sono i siti archeologici più famosi nei dintorni di Ubud. La misteriosa area di GOA GAJAH (fai clic sul nome per visitare la pagina) a Bedulu, immersa nella foresta tropicale e il maestoso complesso funerario del XI secolo, il GUNUNG KAWI, a Tampaksiring, a cui si accede dopo una discesa di mille scalini. Entrambi i siti sono raggiungibili in scooter o auto e offrono l’occasione di fare passeggiate a piedi, in special modo Goa Gajah, che ha un percorso nascosto che scende nella giungla fino a un misterioso tempio subacqueo..

Il sito archeologico del IX secolo di Goa Gajah

Pura Tirta Empul, ovvero il tempio della sorgente sacra, è situato vicino alla città di Tampaksiring e può essere unito facilmente alla visita del Gunung Kawi. La gente del luogo si reca in questo tempio indù, fondato nel 962 a.C., per immergersi e purificarsi nelle acque che sgorgano nelle vasche di pietra del suo giardino. Chiunque lo desideri può partecipare a questo bagno rituale, indossando un sarong in segno di rispetto. A questa pagina potete approfondire largomento: Tirta Empul.

Se avete remore sulla qualità dell’acqua potete partecipare solo simbolicamente o osservare i locali mentre compiono il rito.

Le sorgenti del Pura Tirta Empul

7. FARE RAFTING NEL FIUME AYUNG

Se amate il rafting, un’esperienza da non perdere a Bali è la discesa nel fiume Ayung! Un’attività adatta anche ai principianti, a solo un’ora di auto da Ubud. Una volta arrivati in loco, si scende per circa 1 km nella fitta vegetazione, compiendo 400 scalini, per raggiungere le sponde del fiume dove è pronto il gommone con l’istruttore. Dopo un’ora il gommone si ferma per una pausa: chi vuole può tuffarsi nelle acque del fiume per fare un bagno, contemplare le cascate e la natura e gustarsi uno snack o una birra. Poi si riprende per un’altra ora. Il tempo di riposarsi per riaffrontare la salita con tutti i suoi gradini! Se siete pronti per questa sfida, potete contattare l’agenzia locale Temu Tamu per prenotare una giornata di rafting: Temu Tamu Tour.  

8. DELIZIARE IL PALATO

Non so proprio da dove iniziare per descrivervi la scelta di cibo che troverete a Ubud! Dagli squisiti piatti della cucina locale, alle specialità di chef rinomati a livello internazionale. Il tutto unito a una selezione di ristoranti vegani, vegetariani, con menù detox e piatti senza glutine.

Da non perdere il piatto tradizionale a base di maiale speziato: il babi guling del Warung Ibu Oka e la squisita bevanda allo yogurt casalingo e frutta fresca: il papaya lassi dello storico Murni’s Warung. Per i vegani e non, assolutamente consigliata l’esperienza nello spazio polifunzionale con vista sulla Campuhan Ridge Walk: trovate il mio articolo qui: Zest Ubud

Bevande e snack nelle risaie di Ubud.
Il papaya lassi e i lumpia vegani del Taksu Yoga

9. PASSEGGIARE NELLE RISAIE A TERRAZZE

Nel villaggio di Tegalalang a circa 25 minuti di auto dal centro di Ubud, c’è l’angolo color smeraldo delle risaie a terrazze dove i visitatori possono scendere e camminare attraverso i campi. Il panorama è molto bello e si presta a magnifiche fotografie anche grazie alle installazioni di legno e bambù create dai locali. Ci si arriva in scooter o auto, andando verso il nord. Una volta arrivati, troverete un’area adibita a parcheggio oltre a  diverse bancarelle e warung. Nei periodi di alta stagione, questo sito è molto turistico, piuttosto affollato e preso d’assalto dagli amanti di Instagram, vi consiglio quindi di raggiungerlo di mattina presto. 

Ubud, le risaie di Tegalalang: una mamma siede con in braccio una bambina su una panchina ornata da un grande cuore di rami.
Io e Stella nele risaie a terrazze di Tegalalang vicino ad Ubud.

10. ASSISTERE A UNA PERFORMANCE TRADIZIONALE

Potreste trascorrere settimane a Ubud e assistere a spettacoli diversi ogni sera, dalle danze tradizionali alle esibizioni di musica gamelan, fino al teatro delle ombre con i suoi wayang, i burattini in pelle di bufalo. Dagli inizi del 1900, infatti, i più talentuosi ballerini e insegnanti di danza sono stati attratti da Ubud per intrattenere la famiglia reale di Ubud.

Molte delle esibizioni si svolgono nei cortili di luoghi suggestivi, come i templi e palazzi intorno a Ubud. Se volete vedere il meglio, vi conviene chiedere direttamente all’ Ufficio Informazioni Turistiche in centro città, poiché il calendario degli spettacoli cambia di volta in volta. Volendo potete affidarvi anche a uno dei tanti venditori che vi offriranno un volantino per le strade della città.

Se volete spostarvi fuori Ubud, c’è il villaggio di Batubulan dove è possibile assistere a molti tipi di danze tradizionali, come la danza Barong, Kecak, Fire & Trance Dance e alla bellissima danza Legong.

Bambine balinesi che danzano in un cortile di Ubud a Bali.
Bambine che provano passi di danza e l’orchestra di Ubud

11. PARTECIPARE ALLE CERIMONIE LOCALI

Ogni giorno a Ubud, come in tutta l’isola, vi capiterà di assistere a piccoli rituali religiosi quotidiani, quindi non perdete l’occasione di guardarvi intorno, senza andare di fretta! Da generazioni e senza sosta, i balinesi compongono i canang sari: le loro piccole offerte in cestini di palma intrecciati che adagiano fra i rivoli di incenso, ai piedi dei templi, delle abitazioni e delle attività commerciali, completando il rito con gesti e preghiere.

  • Il Galungan e il Kuningan

Due cerimonie spettacolari e molti importanti per gli abitanti dell’isola, sono il Galungan e il Kuningan, quando gli indu balinesi commemorano la leggendaria battaglia del bene contro il male. Queste due cerimonie Si svolgono con sfilate variopinte e abbondanza di frutta e fiori sistemati in splendide composizioni.

  • Il Nyepi

Un’altra cerimonia speciale è quella del Nyepi, il giorno del silenzio: che coincide con l’inizio del nuovo anno nel calendario Saka balinese. Gli indù balinesi non celebrano la venuta del nuovo anno con una festa sontuosa; la celebrano invece con la meditazione. In questo giorno nessuna attività è consentita e l’isola resta in completo silenzio. Se vi trovate a Bali in questo giorno potete prenotare dei pacchetti con yoga o massaggio nel vostro hotel. Uno degli hotel che propone questi paccehtti è il Wapa di Ume: PACCHETTI NYEPI.

Le varie fasi della cremazione della regina di Ubud.
I preparativi per la cerimonia di cremazione della regina durano circa 1 mese

12. DEDICARSI ALLA CURA DI SE’

Ve ne accorgerete subito, la città di Ubud offre infinite possibilità per chi abbraccia uno stile di vita naturale volto al benessere psicofisico, dal cibo biologico e vegano, allo yoga, ai massaggi tradizionali, ai prodotti di erboristeria e le piante curative della medicina tradizionale ‘jamu’.

Se praticate yoga, qui avrete l’imbarazzo della scelta per le numerose scuole che offrono corsi in ambienti suggestivi, provate la Ubud Yoga House, fra i campi di riso in Jl. Subak Sokwayah.

Lo stesso vale per i massaggi, ad un prezzo irrisorio qui potrete fare sedute di riflessologia plantare, massaggi tradizionali, trattamenti per il corpo come il famoso “mandi lulur” di Bali, uno scrub alla curcuma con successivo bagno di fiori. Due posti che vi consiglio – da prenotare in anticipo – sono il Bali Botanica Spa e il Karsa Spa. 

Il bagno nel mandala di fiori del resort The Udaya

13. AVVENTURARSI FRA LE CASCATE

Provate a uscire dalla città per esplorare le cascate! A mezzora d’auto da Ubud ci sono le cascate di Tegenungan e a salire verso est quelle di Kanto Lampo e Tibumana. Queste cascate offrono la possibilità di bagnarsi e di fare bellissime fotografie. E’ consigliato visitarle di prima mattina per ascoltare lo scrosciare dell’acqua nel silenzio.

Le cascate del distretto di Gianyar a Bali.
Le cascate di Tukad Cepung

14. FARE UN’ESCURSIONE IN BICICLETTA

Un bel modo di trascorrere una mattinata a Ubud e dintorni è quello di partecipare a un tour su due ruote. Qui avrete una vasta scelta di escursioni in bicicletta, che vi permetteranno di vedere i bellissimi panorami dell’entroterra, i templi e i campi di riso in maniera divertente e dinamica. Alcuni tour propongono anche percorsi su biciclette elettriche: per chi vuole fare un’attività meno impegnativa a livello fisico o portare con sé i bambini. I tour si concludono di solito con un pranzo. Per info e prenotazioni: Temu Tamu Tour

In bicicletta a Bali.
Percorsi in bicicletta nei dintorni di Ubud

15. PARTECIPARE AD UNA LEZIONE DI CUCINA BALINESE

Ubud è il regno del buon cibo e della cucina di qualità. In città potete trovare tante bellissime proposte di corsi di cucina tradizionale balinese, visite alle fattorie biologiche, tour guidati al mercato, produzione di olio di cocco. Molti offrono il pick up gratuito in albergo incluso nel prezzo.

16. ISCRIVERSI A UN WORKSHOP

Se avete manualità o vi piace mettervi alla prova con le attività creative, potete partecipare a workshop o a un corso fra i tanti proposti. Ad Ubud potete trovare corsi di: 

  • Intaglio su legno nel villaggio vicino di Mas e presso il museo Puri Lukisan
  • Pittura batik alla I Nyoman Warta Batik Class
  • Lavorazione dell’argento allo Studio Perak 
  • Creazione di profumatissimi cosmetici biologici al Cantika Spa
  • Ceramica d’autore al Gaya Ceramic Art Center

17. CURIOSARE NEL SUKAWATI MARKET

Quadri, tessuti tradizionali fatti a mano, parei, aquiloni, statue in legno, articoli cerimoniali balinesi, curiosità di artigianato e accessori di ogni tipo, il Pasar Seni Sukawati, ovvero il mercato dell’arte di Sukawati, offre questo e molto altro. Per chi vuole dedicare qualche ora allo shopping locale. Ovviamente ogni acquisto va oculatamente contrattato. Una buona regola per fare la vostra controfferta è partire dalla metà del prezzo proposto dal venditore che è probabilmente il costo di produzione effettivo dell’articolo stesso. Il mercato è raggiungibile in scooter o auto.

Il Pasar Seni Sukawati si trova sulla strada principale di Gianyar, in Jalan Raya Sukawati, a mezzora d’auto da Ubud. 

Un mercato nel distretto di Gianyar a Bali.
Tessuti ikat e borse intrecciate fra gli oggetti da acquistare al Sukawati (foto © Bruno Kvot)

18. ANDARE IN ALTALENA SULLA FORESTA

Un suggerimento per chi ama farsi scattare foto di grande impatto visivo e provare un brivido adrenalinico: le altalene nella giungla! Le altalene di Bali si sono trasformate in un tale fenomeno che ne sono sorte centinaia in tutta l’isola con tanto di cappelli a falda larga e abiti svolazzanti a noleggio.

Io onestamente non ne posso più… tuttavia se volete divertirvi e se le altalene non vi hanno ancora stancato del tutto, ve ne segnalo alcune fra le più belle: la Bali Swing, l’altalena della villa Zen Hideaway e le Tegalalang Swing, installate nelle risaie omonime.

Ubud, l'altalena nella foresta.
Una delle tante altalene nella foresta

19. SPOSARSI A BALI

Non c’è modo migliore per immergersi nella vibrante atmosfera dell’isola che sposarsi a Bali e Ubud è uno dei centri più organizzati per i matrimoni balinesi. Fra le varie proposte è possibile scegliere anche una cerimonia tradizionale in riva all’oceano, nella giungla o sul limitare di un fiume, da effettuarsi dopo il rituale di purificazione al tempio. Di certo, uno dei ricordi che rimarranno indelebili per tutta la vita! Come fare? Potete chiedere qui: Sposarsi a Bali

Ubud, sposarsi a Bali.
Una coppia di sposi in abiti tradizionali

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Benvenuti!

Mi chiamo Simona e viaggio in Indonesia dal 2010. Ho vissuto nelle isole di BaliJava. Sono una designer, appassionata di fotografia e buon cibo. Una delle cose che amo di più durante i miei viaggi è esplorare luoghi fuori dal sentiero battuto e immergermi nella cultura locale. 

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8 Comments

  1. Antonella
    15/06/2019 @ 19:12

    Ciao Simona,
    Prima di tutto vorrei farti i complimenti, sia questo sito che la pagina fb che hai creato sono strumenti utilissimi per chi vuole visitare l’indonesia, specialmente se è la prima volta come per me! E mi piace molto cone racconti la tua esperienza e come dai consigli per tutti i gusti!
    Partirò da sola per Bali il 9luglio e trascorrerò lì 3 settimane. La prima parte del viaggio si concentrerà su Ubud perché farò uno yoga retreat di 1 settimana, rimango pero’ a Ubud 11 giorni per avere tempo di girarla un po’ e, seguendo il tuo consiglio, farò gite da lì per visitare la parte est dell’isola. L’ultima parte del viaggio (4giorni) sarà all’insegna del relax a Canggu con qualche gita qua e là, ma ho qualche difficoltà a organizzarmi bene la parte centrale del viaggio (4giorni). Vorrei infatti passare da Lovina e pemuteran (x gita a Menjangan), ma non vorrei affrontare spostamenti lunghissimi per non perdere giornate di viaggio.
    Ti dico quello che pensavo di fare, mi daresti qualche consiglio per capire come organizzare al meglio questa parte e se sto sbagliando qualcosa?
    Da ubud vorrei arrivare a nord passando per Ulun Danu, Lago Bratan e cascate Git git (dove mi consigli di pernottare?pensavo a Lovina, dove tornerei anche la notte del giorno successivo dopo aver visitato il tempio buddista Banjar e le risaie di Munduk). Giorno successivo nuotata con delfini a Lovina e trasferimento a permuteran (e mi sembra di sprecare il tempo del viaggio nel pomeriggio). Giorno successivo gita a menjangan. Secondo te, dopo la giornata di snorkeling, è preferibile pernottare ancora a Permuteran o spostarmi direttamente a Canggu? Nel caso rimanessi a Permuteran, il giorno successivo nel tragitto fino a Canggu cosa mi consigli di visitare? Il viaggio mi sembra molto lungo e vorrei intervallarlo.
    Scusa il commento kilometrico ma sono in una fase di stallo e mi devo sbrigare a prenotare tutti i pernotti!
    Grazie infinite!!!
    A presto,
    Antonella

    Reply

    • Simona Warnerin
      16/06/2019 @ 13:55

      Ciao, Antonella e grazie mille per i complimenti! 🙂 L’itinerario da Ubud a Lovina va benissimo. I tour fra i delfini si fanno all’alba e Pemuteran è molto vicina a Lovina, quindi una volta arrivata avresti il tempo di dedicare un paio di ore allo snorkeling a Pemuteran Bay.

      Dopo l’escursione a Menjangan ti consiglio una pausa relax a Pemuteran, ci sono anche delle collinette con bellissimi paesaggi e il Parco Nazionale di Bali Barat lì vicino. Quindi partenza la mattina dopo per Canggu.

      Da Pemuteran a Canggu ti suggerisco questi stop intermedi: risaie di Jatiluwih, Pura Taman Ayun e per finire il Tempio di Tanah Lot verso il tramonto (dalle ore 17)! Se hai altri dubbi, chiedi pure! 🙂

      Reply

  2. Antonella
    21/06/2019 @ 23:02

    Ciao Simona, rieccomi 😊 ho bisogno del consiglio dell’esperta: mi conviene pernottare a nord 4 notti (come da itinerario sopra), o secondo te posso organizzare gite in giornata stando a sud? Non so se la barriera corallina merita più a nord (menjangan) o a sud (muda lembongan e penida) e sto cercando di organizzare il viaggio in modo da non pernottare in tanti posti diversi. Ho anche il dubbio che la gita per i delfini sia molto commerciale e ne valga poco la pena…
    Grazie mille!

    Reply

    • Simona Warnerin
      22/06/2019 @ 12:37

      Ciao Antonella! 🤓 Dunque, la gita in barca con i delfini è un’attività decisamente turistica e per me un pò al limite per il fatto che è molto invadente nei confronti degli animali. Tuttavia molte persone la trovano una bella esperienza. L’area di Menjangan è molto a ovest di Bali e non è possibile nè consigliabile fare escursioni in giornata dal sud. Qui la barriera corallina è una delle più belle di Bali. Per farti un’idea ti consiglio di leggere il mio articolo su immersioni e snorkeling: https://viaggioinindonesia.com/snorkeling-e-immersioni-a-bali/

      Reply

  3. Francesco
    07/09/2019 @ 14:16

    Ciao Simona, complimenti per l’articolo molto interessante.
    Attualmente vivo 6 anni in spagna, sono un nomade digitale. Ho sentito parlare molto dell’Indonesia e della magnifica Ubud con i suoi coworking immersi nel verde: Questo mi porta a volerla vivere per qualche mese!
    E’ possibile avere informazioni? Posso avere un e-mail di contatto?

    Grazie,
    Francesco

    Reply

    • Simona Warnerin
      07/09/2019 @ 18:00

      Ciao Francesco! Si, Ubud è perfetta per i nomadi digitali e ti segnalo anche Canggu. Nella sezione ‘Info Pratiche’, nell’articolo dedicato a Telefonia e Internet troverai degli indirizzi utili di spazi per co-working! 🙂 Se starai oltre 30 giorni, ti consiglio di dare un’occhiata anche all’articolo sui Visti per l’Indonesia!

      Reply

  4. elisa
    07/03/2025 @ 11:50

    ciao :)) secondo te andare a Bali e isole le ultime due settimane di settembre è una buona scelta o è molto vicino al periodo delle pioggie e quindi rischioso? grazie mille se risponderai <3 Elisa

    Reply

    • Simona Warnerin
      08/03/2025 @ 18:08

      Ciao Elisa, è ancora un buon periodo, con un ottimo clima e meno turismo!

      Reply

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