UBUD: COSA VEDERE E FARE
15 esperienze imperdibili da fare ad Ubud nel cuore di Bali (anche nei giorni di pioggia)!

Ubud è il cuore culturale e spirituale dell’isola di Bali, dove templi millenari, risaie mozzafiato e tradizioni antiche si intrecciano ad un turismo internazionale e locali di avanguardia.
In questo articolo vi svelo tutto quello che c’è da vedere e fare a Ubud per vivere esperienze indimenticabili. La sua posizione centrale la rende inoltre una base strategica ideale per organizzare escursioni in giornata in molte zone dell’isola.
La mia camera sulla Foresta delle Scimmie
Ho vissuto a Ubud per un certo periodo, alloggiando in una camera in affitto a ridosso della Monkey Forest, presso una famiglia locale.
La mia sveglia mattutina erano un piccolo gallo dalla voce stridula e un tagliente fascio di luce bianca, che filtrava dalla densa vegetazione tropicale. Ancora adesso, dopo diversi anni, quando sono a Bali, non posso evitare di tornarci per immergermi anche un solo istante nel riflesso verde delle sue risaie.
Ricordo ancora chiaramente la prima volta che ci ho messo piede: era il 2010 e Ubud era già una cittadina turistica ma conservava un’atmosfera lenta e molto tranquilla. Nessuno poteva immaginare che di lì a poco, sarebbe avvenuta una veloce trasformazione.
Il warung senza una parete
All’epoca, sono scesa da uno scardinato bus ‘pariwisata’, dopo aver fissato per tutto il viaggio la ciondolante offerta votiva appesa sullo specchietto del vetro anteriore e mi sono diretta in un warung per pianificare la visita alla città.
Non avevo molte idee su cosa avrei trovato, men che meno avevo mai visto foto o immagini di questa città, avevo solo letto la breve descrizione di una vecchia guida Lonely Planet.
Entrata in quel warung, vicino alla Monkey Forest, ho realizzato con meraviglia che mancava letteralmente la parete del fondo. Era stata rimossa per aprire la visuale su un campo di riso che, in quel momento, era inondato dall’ abbagliante luce del giorno. Questa è stata la mia prima immagine di Ubud.

L’incantesimo che sopravvive al tempo
Molte cose sono cambiate da allora: Ubud è diventata meta di turismo internazionale, le sue strade si sono riempite di visitatori, escursionisti, artisti, scrittori, individui eccentrici, nomadi digitali e anime in cerca di quel “qualcosa” capace di cambiare la vita.
La città e i suoi dintorni sono diventati una meta imperdibile per chi visita Bali. Come spesso accade, però, questo sviluppo rapido e non pianificato ha portato diversi risvolti negativi, fra cui inquinamento, traffico e difficile gestione dei rifiuti.
I grandi pullman si infilano a sforzo nelle stradine della città e i bidoni dei rifiuti diventano un’esca golosa per le scimmie in libertà.
Fortunatamente la spiritualità e la struttura sociale di questa cittadina resistono nel tempo e anche in questo caos turbolento, è facile scorgere dietro l’angolo le piccole processioni rituali, i deliziosi cestini con le offerte di fiori, il profumo dell’incenso, il suono metallico e ipnotico di un gamelan in un cortile. E l’incantesimo è pronto a nascere di nuovo.
COSA VEDERE E FARE A UBUD E DINTORNI
1. ESPLORARE LA CITTA’ DI UBUD
Nella città di Ubud i luoghi interessanti da visitare non mancano, dalle passeggiate nella giungla della Monkey Forest, all’ Ubud Palace, un esempio ben conservato di architettura balinese, al tempio Pura Taman Saraswati, con il suo splendido laghetto di fiori di loto, fino al caotico mercato tradizionale, dove acquistare frutta, verdura, borsette di paglia, cappelli di palma intrecciata e mille altri accessori.
Lasciatevi trascinare dall’istinto e dedicate del tempo a girare senza meta, infilandovi nelle stradine che più vi ispirano o prendendo un caffè in un warung sulle risaie.
Temu Tamu con guide in italiano e inglese: TOUR PRIVATI DI UBUD o TOUR CONDIVISI DI UBUD (solo agosto e settembre).
Per esplorare sia la città di Ubud che i bellissimi dintorni, potete fare riferimento all’agenzia locale

2. SOGGIORNARE IN UN HOMESTAY O IN UN RESORT
L’alloggio in famiglia o homestay è una forma popolare di ospitalità a Ubud ed è un bellissimo modo per entrare in contatto con la gente del posto, spendere poco ed essere in un contesto familiare tradizionale.
Negli homestay di solito è possibile prendere in affitto una stanza anche per un lungo periodo, chiedendo un prezzo forfettario mensile, che spesso include anche una squisita colazione a base di banana pancake e frutta fresca.
Soggiornare in un homestay prevede anche un pò di spirito di adattamento. Non essendo alloggi di lusso, spesso hanno bagni molto semplici, galli ruspanti che circolano indisturbati cantando all’alba e servizi essenziali. Provate a guardare qui il Desak Putru Putra per farvi un’idea.
Oltre agli homestay, un’altra sistemazione caratteristica da non perdere a Ubud sono i magnifici resort con piscina a sfioro nella giungla. Fra i più amati:
3. PERCORRERE SENTIERI PANORAMICI
Nei dintorni di Ubud ci sono sentieri e passeggiate bellissime! I due percorsi, testati da me passo a passo dal 2010 e che vi stra-consiglio sono:
La Campuhan Ridge Walk, uno dei percorsi più famosi, un trekking leggero che segue la gola di un fiume e vi permetterà di esplorare bellissimi campi di riso attraverso villaggi e foreste! Tutti i dettagli a questo link: La Campuhan Ridge Walk.
E la Sweet Orange Walk, che vi catapulterà in un istante nella pace di bellissime risaie smeraldo! Meglio andarci sul fare del tramonto, per abbandonarvi alla bellezza della luce arancio che inonda il verde dei campi, come in una valle dell’Eden.

Due sono i siti archeologici più famosi nei dintorni di Ubud. La misteriosa area di GOA GAJAH (fai clic sul nome per visitare la pagina) a Bedulu, immersa nella foresta tropicale e il maestoso complesso funerario del XI secolo, il GUNUNG KAWI, a Tampaksiring, a cui si accede dopo una discesa di mille scalini.
Entrambi i siti sono raggiungibili in scooter o auto e offrono l’occasione di fare passeggiate a piedi, in special modo Goa Gajah, che ha un percorso nascosto che scende nella giungla fino a un misterioso tempio subacqueo: Percorso nella giungla di Goa Gajah.
Il rituale di purificazione è uno dei riti più antichi e importanti per la religione balinese, il suo nome è Melukat. Per eseguire o assistere a questo rituale suggestivo occorre recarsi alle sorgenti sacre. La sorgente sacra più famosa è quella di Pura Tirta Empul, vicino alla città di Tampaksiring.
I fedeli si recano in questo tempio indù, fondato nel 962 a.C., per immergersi e purificarsi nelle acque che sgorgano nelle vasche di pietra del suo giardino. Chiunque lo desideri può partecipare, per gli induisti non è una mancanza di rispetto, ma un momento di condivisione. A questa pagina potete approfondire l’argomento: Tirta Empul.
Per effettuare invece il rituale completo con 21 passaggi, in luogo più appartato, sotto le cascate naturali e nel cuore della giungla, vi segnalo queste sorgenti magnifiche a un’ora da Ubud: Il rituale di purificazione completo.
6. DELIZIARE IL PALATO
Non so proprio da dove iniziare per descrivervi la scelta di cibo che troverete a Ubud! Dagli squisiti piatti della cucina locale, alle specialità di chef rinomati a livello internazionale. Il tutto unito a una selezione di ristoranti vegani, vegetariani, con menù detox e piatti senza glutine.
Da non perdere il piatto tradizionale a base di maiale speziato: il babi guling del Warung Ibu Oka e la squisita bevanda allo yogurt casalingo e frutta fresca: il papaya lassi dello storico Murni’s Warung. Per i vegani (e non), assolutamente consigliata l’esperienza nello spazio polifunzionale Zest e una cena al nuovissimo Plant Bistrot!
7. PASSEGGIARE NELLE RISAIE A TERRAZZE
Nel villaggio di Tegalalang a circa 25 minuti di auto dal centro di Ubud, c’è l’angolo color smeraldo delle risaie a terrazze dove i visitatori possono scendere e camminare attraverso i campi. Il panorama è molto bello e si presta a magnifiche fotografie anche grazie alle installazioni di legno e bambù create dai locali. Ci si arriva in scooter o auto, andando verso il nord. Una volta arrivati, troverete un’area adibita a parcheggio oltre a diverse bancarelle e warung.
Nei periodi di alta stagione, questo sito è molto turistico, piuttosto affollato e preso d’assalto dagli amanti di Instagram, vi consiglio quindi di raggiungerlo di mattina presto ed entrare da un ingresso appartato. Più info nel mio post: Ingresso nascosto alle risaie di Tegalalang.
8. ISCRIVERSI AD UNA LEZIONE DI CUCINA BALINESE
Ubud è il regno del buon cibo e della cucina di qualità. In città potete trovare tante bellissime proposte di corsi di cucina tradizionale balinese, visite alle fattorie biologiche, tour guidati al mercato, produzione di olio di cocco. Molti offrono il pick up gratuito in albergo incluso nel prezzo. Sul portale Cookly potete farvi un’idea delle varie proposte: Corsi di cucina balinese ad Ubud.
9. ASSISTERE A UNA PERFORMANCE TRADIZIONALE
Potreste trascorrere settimane a Ubud e assistere a spettacoli diversi ogni sera, dalle danze tradizionali alle esibizioni di musica gamelan, fino al teatro delle ombre con i suoi wayang, i burattini in pelle di bufalo. Dagli inizi del 1900, infatti, i più talentuosi ballerini e insegnanti di danza sono stati attratti da Ubud per intrattenere la famiglia reale di Ubud.
Molte delle esibizioni si svolgono nei cortili di luoghi suggestivi, come i templi e palazzi intorno a Ubud. Volendo potete affidarvi anche a uno dei tanti venditori che vi offriranno un volantino per le strade della città.
10. PARTECIPARE ALLE CERIMONIE LOCALI
Ogni giorno a Ubud, come in tutta l’isola, vi capiterà di assistere a piccoli rituali religiosi quotidiani, quindi non perdete l’occasione di guardarvi intorno, senza andare di fretta! Da generazioni e senza sosta, i balinesi compongono i canang sari: le loro piccole offerte in cestini di palma intrecciati che adagiano fra i rivoli di incenso, ai piedi dei templi, delle abitazioni e delle attività commerciali, completando il rito con gesti e preghiere.
Fra le cerimonie più importanti, da controllare a calendario di volta in volta: il Galungan e il Kuningan, che celebrano la vittoria del bene contro il male, il Nyepi, il giorno del silenzio, che coincide con il capodanno balinese. lo Ngaben, la cerimonia di cremazione.
11. DEDICARSI ALLA CURA DI SE’
Ve ne accorgerete subito, la città di Ubud offre infinite possibilità per chi abbraccia uno stile di vita naturale volto al benessere psicofisico, dal cibo biologico e vegano, allo yoga, ai massaggi tradizionali, ai prodotti di erboristeria e le piante curative della medicina tradizionale ‘jamu’.
Se praticate yoga, qui avrete l’imbarazzo della scelta per le numerose scuole che offrono corsi in ambienti suggestivi, provate la Ubud Yoga House, fra i campi di riso.
Lo stesso vale per i massaggi, ad un prezzo irrisorio qui potrete fare sedute di riflessologia plantare, massaggi tradizionali, trattamenti per il corpo come il famoso “mandi lulur” di Bali, uno scrub alla curcuma con successivo bagno di fiori. Due posti che vi consiglio – da prenotare in anticipo – sono il Bali Botanica Spa e la spa del The Udaya.
12. AVVENTURARSI FRA LE CASCATE
Provate a uscire dalla città per esplorare le cascate! A mezzora d’auto da Ubud ci sono le cascate di Tegenungan e a salire verso est quelle di Kanto Lampo e Tibumana. Queste cascate offrono la possibilità di bagnarsi e di fare bellissime fotografie. E’ consigliato visitarle di prima mattina per ascoltare lo scrosciare dell’acqua nel silenzio.
13. FARE UN’ESCURSIONE IN BICICLETTA
Un bel modo per iniziare la giornata a Ubud e dintorni è salire in sella a una bici e lasciarsi guidare tra villaggi, templi e risaie. I tour in bicicletta qui non mancano, e sono un’occasione perfetta per esplorare l’entroterra in modo attivo ma rilassato. Ci sono anche opzioni con biciclette elettriche, ideali perchi non vuole stancarsi faticare troppo o viaggia con bambini. Di solito si chiude in bellezza, con un pranzo incluso.
14. VIVERE UN WORKSHOP IMMERSIVO
Se vi piace usare le mani e perdervi in qualcosa di creativo, Ubud offre un bel ventaglio di attività artigianali: dall’intaglio del legno alla pittura batik, dalla lavorazione dell’argento alla creazione di ceramiche o cosmetici naturali. Piccoli laboratori, spesso a conduzione familiare, dove si impara facendo.
15. VISITARE MUSEI E GALLERIE D’ARTE
Ubud offre molte opportunità per scoprire la storia dell’arte balinese, ho speso diverso tempo a Ubud e molte mattine nella pace dei musei. Primo fra tutti l’Agung Rai Museum of Art (ARMA), forse il mio museo preferito, con la sua atmosfera lenta e solenne. Non perdetevelo, qui potete prenotare anche performance di danza balinese e diversi workshop.
Poi i deliziosi Museo Puri Lukisan e Neka Art Museum che offrono una panoramica di vari artisti balinesi (pittura e scultura su legno) entrambi in una rilassante cornice tropicale.
Infine il Blanco Renaissance Museum, il museo dell’artista di origini spagnole Antonio Blanco, trasferitosi a vivere a Bali nel 52. Un bel museo, pieno di nostalgia e ricordi, immerso in un lussureggiante giardino con pappagalli colorati e orchidee. E il museo del vicino villaggio di Tegal Bingin, il Setia Darma House of Masks & Puppets, con una ricca collezione di maschere e burattini.
Avete trovato le attività che fanno per voi? Ubud non è perfetta, e forse è proprio questo a renderla così magnetica. Tra il traffico caotico e l’odore dell’incenso, tra il rumore dei motorini e la quiete dei templi, resta un luogo che ti sfugge e ti attrae allo stesso tempo. Più che da visitare, è un posto da attraversare!
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Benvenuti!
Mi chiamo Simona e viaggio in Indonesia dal 2010. Ho vissuto nelle isole di Bali e Java. Sono una designer, appassionata di fotografia e buon cibo. Una delle cose che amo di più durante i miei viaggi è esplorare luoghi fuori dal sentiero battuto e immergermi nella cultura locale.
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8 Comments
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Ti aspetto su Instagram per altre foto dei miei viaggi in Indonesia!
15/06/2019 @ 19:12
Ciao Simona,
Prima di tutto vorrei farti i complimenti, sia questo sito che la pagina fb che hai creato sono strumenti utilissimi per chi vuole visitare l’indonesia, specialmente se è la prima volta come per me! E mi piace molto cone racconti la tua esperienza e come dai consigli per tutti i gusti!
Partirò da sola per Bali il 9luglio e trascorrerò lì 3 settimane. La prima parte del viaggio si concentrerà su Ubud perché farò uno yoga retreat di 1 settimana, rimango pero’ a Ubud 11 giorni per avere tempo di girarla un po’ e, seguendo il tuo consiglio, farò gite da lì per visitare la parte est dell’isola. L’ultima parte del viaggio (4giorni) sarà all’insegna del relax a Canggu con qualche gita qua e là, ma ho qualche difficoltà a organizzarmi bene la parte centrale del viaggio (4giorni). Vorrei infatti passare da Lovina e pemuteran (x gita a Menjangan), ma non vorrei affrontare spostamenti lunghissimi per non perdere giornate di viaggio.
Ti dico quello che pensavo di fare, mi daresti qualche consiglio per capire come organizzare al meglio questa parte e se sto sbagliando qualcosa?
Da ubud vorrei arrivare a nord passando per Ulun Danu, Lago Bratan e cascate Git git (dove mi consigli di pernottare?pensavo a Lovina, dove tornerei anche la notte del giorno successivo dopo aver visitato il tempio buddista Banjar e le risaie di Munduk). Giorno successivo nuotata con delfini a Lovina e trasferimento a permuteran (e mi sembra di sprecare il tempo del viaggio nel pomeriggio). Giorno successivo gita a menjangan. Secondo te, dopo la giornata di snorkeling, è preferibile pernottare ancora a Permuteran o spostarmi direttamente a Canggu? Nel caso rimanessi a Permuteran, il giorno successivo nel tragitto fino a Canggu cosa mi consigli di visitare? Il viaggio mi sembra molto lungo e vorrei intervallarlo.
Scusa il commento kilometrico ma sono in una fase di stallo e mi devo sbrigare a prenotare tutti i pernotti!
Grazie infinite!!!
A presto,
Antonella
16/06/2019 @ 13:55
Ciao, Antonella e grazie mille per i complimenti! 🙂 L’itinerario da Ubud a Lovina va benissimo. I tour fra i delfini si fanno all’alba e Pemuteran è molto vicina a Lovina, quindi una volta arrivata avresti il tempo di dedicare un paio di ore allo snorkeling a Pemuteran Bay.
Dopo l’escursione a Menjangan ti consiglio una pausa relax a Pemuteran, ci sono anche delle collinette con bellissimi paesaggi e il Parco Nazionale di Bali Barat lì vicino. Quindi partenza la mattina dopo per Canggu.
Da Pemuteran a Canggu ti suggerisco questi stop intermedi: risaie di Jatiluwih, Pura Taman Ayun e per finire il Tempio di Tanah Lot verso il tramonto (dalle ore 17)! Se hai altri dubbi, chiedi pure! 🙂
21/06/2019 @ 23:02
Ciao Simona, rieccomi 😊 ho bisogno del consiglio dell’esperta: mi conviene pernottare a nord 4 notti (come da itinerario sopra), o secondo te posso organizzare gite in giornata stando a sud? Non so se la barriera corallina merita più a nord (menjangan) o a sud (muda lembongan e penida) e sto cercando di organizzare il viaggio in modo da non pernottare in tanti posti diversi. Ho anche il dubbio che la gita per i delfini sia molto commerciale e ne valga poco la pena…
Grazie mille!
22/06/2019 @ 12:37
Ciao Antonella! 🤓 Dunque, la gita in barca con i delfini è un’attività decisamente turistica e per me un pò al limite per il fatto che è molto invadente nei confronti degli animali. Tuttavia molte persone la trovano una bella esperienza. L’area di Menjangan è molto a ovest di Bali e non è possibile nè consigliabile fare escursioni in giornata dal sud. Qui la barriera corallina è una delle più belle di Bali. Per farti un’idea ti consiglio di leggere il mio articolo su immersioni e snorkeling: https://viaggioinindonesia.com/snorkeling-e-immersioni-a-bali/
07/09/2019 @ 14:16
Ciao Simona, complimenti per l’articolo molto interessante.
Attualmente vivo 6 anni in spagna, sono un nomade digitale. Ho sentito parlare molto dell’Indonesia e della magnifica Ubud con i suoi coworking immersi nel verde: Questo mi porta a volerla vivere per qualche mese!
E’ possibile avere informazioni? Posso avere un e-mail di contatto?
Grazie,
Francesco
07/09/2019 @ 18:00
Ciao Francesco! Si, Ubud è perfetta per i nomadi digitali e ti segnalo anche Canggu. Nella sezione ‘Info Pratiche’, nell’articolo dedicato a Telefonia e Internet troverai degli indirizzi utili di spazi per co-working! 🙂 Se starai oltre 30 giorni, ti consiglio di dare un’occhiata anche all’articolo sui Visti per l’Indonesia!
07/03/2025 @ 11:50
ciao :)) secondo te andare a Bali e isole le ultime due settimane di settembre è una buona scelta o è molto vicino al periodo delle pioggie e quindi rischioso? grazie mille se risponderai <3 Elisa
08/03/2025 @ 18:08
Ciao Elisa, è ancora un buon periodo, con un ottimo clima e meno turismo!