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LA GUIDA PER UN’ESPERIENZA DI SNORKELING INDIMENTICABILE E GREEN!

Come esplorare il mondo sottomarino a Bali e in Indonesia in sicurezza, rispettando l’ecosistema!

Guida allo snorkeling perfetto in Indonesia!

Le isole indonesiane sono circondate da una splendida barriera corallina, rinunciare ad esplorare questo fiabesco e caleidoscopico universo sottomarino sarebbe davvero un’occasione persa! Ci sono tuttavia delle precauzioni da mettere in atto per evitare possibili pericoli a noi stessi e danni irreversibili all’ambiente! 

Cos’è lo snorkeling?

Lo snorkeling è un’attività acquatica che permette di osservare i fondali marini nuotando in superficie, utilizzando maschera, boccaglio e, spesso, pinne. E’ un’attività molto comune in Indonesia ed è adatta a tutti, anche ai bambini!

Dove consigli di praticare lo snorkeling in Indonesia?

La scelta delle isole in cui praticare snorkeling in Indonesia è pressochè infinita. Dovendo fare una selezione pratica, per le destinazioni più popolari consiglio sicuramente Bali (gli spot di Amed e Menjangan Island), le isole Gili, le Secret Gili nel sud di Lombok,  Nusa Penida e Karimunjawa. Per quanto riguarda invece le destinazioni più remote, ma non troppo difficoltose da raggiungere, consiglio: Raja Ampat, Moyo Island e le isole a Nord del Sulawesi. Per le crociere consiglio l’incantevole Parco di Komodo

LO SNORKELING PERFETTO IN 9 SEMPLICI PASSI

Ecco quindi i 9 punti fondamentali per vivere al meglio l’esperienza dello snorkeling: in totale sicurezza, divertendosi e riducendo al minimo i rischi!

1. Scegliere un’agenzia locale affidabile per i tour di snorkeling

In alcuni spot è possibile praticare lo snorkeling in modo indipendente da riva, in altri è necessario raggiungere i luoghi con una barca, opzione consigliata anche se si vogliono fare mini tour fra diverse isole in giornata. In questo caso è di grande importanza affidarsi ad agenzie locali serie, diffidando di prezzi troppo bassi durante la prenotazione: spesso nascondono aumenti improvvisi al momento dell’imbarco. E’ possibile prenotare i tour sia sul posto che online in anticipo.

Fra le agenzie locali da me selezionate, vi segnalo Temu Tamu Indonesia, con assistenza in italiano, staff in lingua inglese e riprese sub con GoPro. E’ possibile visionare gli itinerari e prenotare i tour privati solo online a questi link: Tour di snorkeling alle GiliTour di snorkeling alle Secret GiliCrociera a Komodo.

2. Stipulare una buona assicurazione di viaggio

Prima di partire per l’Indonesia, consiglio sempre di stipulare una buona assicurazione di viaggio onde evitare spese stratosferiche in malaugurato caso di incidenti. Per il mio blog ho scelto le ASSICURAZIONI HEYMONDO che offrono la possibilità di aggiungere coperture per gli sport acquatici come lo snorkeling e le attività subacquee a un costo contenuto. Per un preventivo con lo SCONTO speciale del 10% riservato ai miei lettori, potete vedere qui: Calcola il preventivo con lo sconto

3. Utilizzare creme solari amiche del reef

È già ormai stranoto quanto sia dannosa la plastica nei mari, ma molti non sanno che i comuni solari contengono sostanze non biodegradabili che possono danneggiare gli organismi acquatici e i coralli. E’ quindi importante più che mai usare solari privi di sostanze che danneggino la barriera corallina oppure indossare magliette ad alto indice di protezione UV come queste della Cressy: T-shirt Protezione 50+

3. Organizzare il necessario in uno zaino

Con la giusta organizzazione è possibile evitare inutili rischi e fastidiosi inconvenienti. Cosa portare dunque con sè nello zaino?  Innanzitutto un coprizaino impermeabile, una custodia per cellulare, poi le pastiglie per il mal di mare se prevedete un tour in barca (io ne soffro e uso la Xamamina), una barriera protettiva per le meduse Respingo Jellyfish, un gel post puntura di medusa con cloruro di alluminio come Most astringente, una crema lenitiva per scottature solari o abrasioni da corallo: Dermovitamina Fotoclin.

4. Equipaggiarsi in modo corretto

Il classico equaggiamento da snorkeling prevede la maschera, il boccaglio e le pinne. Se non avete posto in valigia, i tour operator locali possono comunque fornirvi tutto il necessario. Se ritenete opportuna una protezione in più, per evitare punture di medusa o abrasioni da corallo, consiglio di aggiungere all’equipaggiamento delle mute leggere, da acquistare in negozi come Decathlon e il classico Amazon: muta in neoprene oppure sul posto in franchising come 69 Slam. Per proteggere le orecchie, possono inoltre rivelarsi utili i tappi da nuoto. Non dimenticate le scarpette da scoglio, la battigia di alcune isole è formata da coralli sminuzzati e pietrisco.

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5. Verificare le condizioni del mare

Innanzi tutto il mare nel quale andiamo a nuotare deve essere piuttosto calmo, al contrario rischiamo di farci veramente male e di metterci in serio pericolo. Ricordiamoci che in mare ci sono delle correnti non sempre visibili dall’esterno dell’acqua che sarebbe meglio conoscere prima; molte volte nuotare controcorrente può essere difficile se non impossibile, quindi l’ideale è cercare di nuotare sempre in corrente.

6. Mouversi senza danneggiare l’ambiente

Quando ci muoviamo vicino ai coralli, ricordiamoci che abbiamo le pinne, prestiamo attenzione ad un allungamento del nostro corpo con cui (magari) non abbiamo preso ancora piena confidenza. Il profilo tagliente di una pinna è infatti uno strumento che danneggia e che può creare disturbo; la pinneggiata che va a sbattere contro il fondale o i coralli è quindi da evitare. Muoviamo le pinne sotto la superficie dell’acqua per evitare di fare rumore, il rischio è infatti di vedere solo pesci che scappano.

7. Non toccare e non portare via nulla

Vale sempre il principio per cui non si tocca nulla, non si porta via nulla; tutto ciò che osserviamo lo lasciamo là dove si trova, così che anche gli altri, dopo di noi, possano osservare quello che abbiamo visto noi. Quando osserviamo una barriera corallina con i pesci che la popolano stiamo guardando principalmente organismi animali; infatti anche i coralli, per quanto possano sembrare rocce o piante sono dei veri propri animali. Come ricordo di quest’avventura, è meglio quindi portare a casa solo foto o video

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8. Non offriamo cibo ai pesci

Una pratica che ho notato in tutto il Sud-Est Asiatico è quella di dar da mangiare degli snack salati ai piccoli pesci al fine di attirarli in massa e fare foto più belle. Questo comportamento può alterare l’ecosistema in quanto non è un cibo salutare e potrebbe portarli a morte.

9. Nuotiamo in armonia con la vita marina

Le tartarughe sono gli animali marini fra i più avvistati nella prossimità dei reef. Ricordatevi che quando ci avviciniamo ad una tartaruga lei ci potrebbe vederci come un predatore. È importante farle capire che non abbiamo alcuna intenzione di farle del male. Se possibile non parliamo ad alta voce per non spaventarla, cerchiamo di nuotarle a fianco in modo che ci veda e che capisca che non siamo una minaccia per lei. Se scappa non rincorriamola. Cosa importantissima: non tocchiamola! Sul suo carapace è presente un film protettivo che può essere danneggiato dallo sfregamento e creare una breccia per batteri e virus. 

Questa guida è stata scritta con la preziosa collaborazione di Anna Rossi, medico e viaggiatrice, appassionata di snorkeling e immersioni, nonchè membro della community Viaggiare a Bali e in Indonesia: “Ciao, sono Anna. Nei miei viaggi cerco sempre il contatto con l’ambiente marino. Per ammirare queste bellezze con rispetto mi sono informata e ho imparato dai biologi marini il giusto comportamento da tenere al fine di non arrecare danno alla fauna marina”.

Lo snorkeling è uno strumento per avvicinarci a un ambiente naturale e bisogna agire in piena sintonia con le regole del rispetto e della convivenza, per evitare di provocare dei  danni agli organismi e all’ambiente che stiamo per andare a osservare. Seguire queste regole vuol dire mettere in atto uno snorkeling sostenibile. 

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Benvenuti!

Ciao, sono Simona! Dal 2010 esploro l’Indonesia, con un piede nella sabbia di Bali e l’altro nelle risaie di Java!

Designer di professione, fotografa per passione e amante del buon cibo per natura. Sono sposata con un ragazzo di Jakarta e sono mamma di due piccole esploratrici che sono un mix perfetto di due mondi.

Amo perdermi in luoghi che non trovi su Google Maps e vivere la cultura locale… anche quando significa assaggiare piatti che sfidano la mia zona di comfort. Se ami le avventure autentiche e un pizzico di meraviglia, sei nel posto giusto! 😊

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