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BALI: UNA PANORAMICA A 360 GRADI

Cosa aspettarsi e come destreggiarsi

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PREGI E DIFETTI DI UN’ISOLA UNICA AL MONDO

In questo articolo voglio mostrarvi l’isola di Bali attraverso una panoramica a 360 gradi, mettendo in luce le sue molteplici sfaccettature e contraddizioni, per permettervi di godere l’isola al meglio, darvi dei consigli pratici e realistici e indicarvi come sia possibile districarsi nelle situazioni più insidiose, evitando le truffe più comuni. Il mio approccio a Bali non è stato dei più idilliaci. Tuttavia ho imparato ad amarla pian piano, scoprendo ogni volta qualcosa di nuovo e inaspettato. Soprattutto restando in ascolto di quel sottile filo di silenzio e mistero che si cela dietro al caos ridondante dei locali affollati, dei pullman sovraccarichi di turisti e del fragore dell’oceano.

Guardando in questa direzione chiunque può percepire il fascino unico e un pò inquietante di quest’isola. Forse il mio è stato un caso fortuito, fatto sta che quella sensazione da allora non è andata più via e si è mescolata ai ricordi belli e brutti di quest’isola, restando come un rumore di sottofondo.

Bali è la meta più visitata di tutta l’Indonesia, si calcola che l’80% dei turisti scelga come meta quest’isola. Molti di essi ignorano addirittura che Bali faccia parte dell’Indonesia stessa, come fosse uno stato a sé, una nazione indipendente mentre quest’isola altro non è, se non una delle 17.000 di un ben più vasto, complesso e diversificato arcipelago.

Perché Bali attira tanti visitatori? 

Rispondere a questa domanda non è difficile, perché le caratteristiche di quest’isola possono definirsi uniche al mondo. Ecco cosa troverete su quest’isola: 

1. TRADIZIONE E SPIRITUALITA’

Una parte fondamentale dell’ attrattiva di Bali deriva  dalla capacità di aver preservato nei secoli quello che in indonesiano viene chiamato ‘adat’ ovvero l’insieme di tradizioni, costumi e leggi immutabili che qui si esprime in una forma unica di spiritualità e di estetica, investendo ogni aspetto della quotidianità. Iniziando dall’osservazione delle piccole cose: uno dei primi oggetti che vi capiterà di vedere vicino agli usci delle abitazioni, templi o negozi è il ‘canang sari’, la classica offerta votiva di fiori colorati, adagiati in piccoli cestini di foglie di palma intrecciati a mano, fatti giorno per giorno, da generazioni senza sosta e con devozione. Il piccolo canang sari riassume questa idea di trazione, estetica, senso del tempo e spiritualità che caratterizzano la vita dell’isola.

Oltre a questi piccoli segni di devozione ed ai rituali privati, a Bali non avrete difficoltà ad assistere alle più scenografiche cerimonie induiste. I balinesi infatti celebrano apertamente le loro tradizioni religiose nelle strade e nei templi o in riva all’oceano. Le loro manifestazioni sono accessibili a tutti e la loro religione include le persone che li circondano attraverso una partecipazione gioiosa. Ricordo la prima volta che ho assistito casualmente a una cerimonia indù in una foresta del centro di Bali, oltre alla ricchezza e alla bellezza delle offerte di frutta e fiori, mi colpì molto l’intensità della celebrazione e il suono metallico delle voci che si univano in una cantilena oscura e vibrante, piena di fascino.

2. ACCOGLIENZA

L’ospitalità balinese è al centro del fascino intrinseco dell’isola. La gente di Bali è l’anima e il cuore del paese. Il tocco umano è un aspetto fondamentale per chiunque visiti l’isola e si mescoli con gente del posto che è tanto amichevole quanto spirituale e stimolante. Interagire con la gente locale è qui molto più facile che in altre destinazioni popolari in tutto il mondo. I bambini sono i figli dell’intera comunità e si integrano ovunque nel tessuto sociale che li accoglie a braccia aperte. Il senso della comunità, che oggi si è perso in gran parte dei paesi occidentali, su quest’isola rivive al massimo delle sue potenzialità. 

3. RICCHEZZE NATURALI

Bali con il suo clima tropicale è piena di meraviglie naturali. Dalle famose risaie verdeggianti alla lussureggiante giungla punteggiata dal rosso dei fiori di ibisco. Una bellezza sorprendente incorniciata da albe e tramonti dalle sfumature intense e inaspettate. Sull’isola ci sono cascate, laghi, canyon segreti da esplorare, percorsi di trekking da seguire, una vivace barriera corallina, vulcani da scalare e spiagge dove perdersi nella vastità dell’oceano. 

4. SENSO ARTISTICO

La cultura balinese promuove la bellezza artistica tra la sua gente attraverso la musica, la pittura, la scultura, la creazione di gioielli, la tessitura e l’artigianato in generale. Questo talento artistico è apprezzato da ogni visitatore ed i manufatti balinesi sono ben visibili nelle case di quasi tutto il mondo. Un tocco particolare è poi dato dalla possibilità di personalizzazione degli oggetti e dei souvenir, dai capi di abbigliamento a quelli di arredamento. 

Investendo in egual misura l’architettura, la pittura, la musica, i costumi sociali e la cultura, l’arte balinese si pone quindi come un affascinante insieme unico e coerente. 

Artigiani balinesi all'opera
Artigiani balinesi all’opera

5. SURF DI CLASSE MONDIALE

Bali è conosciuta come un paradiso del surf, in realtà sono molti gli sport acquatici che è possibile praticare sull’isola: dalle immersioni allo snorkeling, in scenari marini ricchi di colori e varietà. Allo stesso tempo è possibile frequentare surf-camp, scuole di diving e  prendere dei brevetti accreditati per tutti i livelli. Se non si amano questi sport, è sempre possibile partecipare alla scena del surf internazionale osservando le performance dei professionisti nei luoghi con i break più famosi. 

6. RAPPORTO QUALITA’ PREZZO

L’offerta di alloggi e di ristoranti sull’isola è smisurata ed è focalizzata su tutti i target di visitatori. Questa grande offerta corrisponde anche a un ottimo rapporto qualità prezzo. Gli homestay partono dai 10 euro al giorno e i resort con piscina hanno comunque prezzi ragionevoli, rapportati agli standard di lusso proposti. Lo stesso può dirsi per i warung e i ristoranti, in cui i pranzi possono costare anche solo pochi euro. A Bali troverete una stanza o un posto a tavola per ogni tasca, ogni stato d’animo e ogni occasione!

7. MODERNITA’

Bali è un’isola estremamente moderna, in cui accanto alle tradizioni convivono da un lato un forte sviluppo delle tecnologie e dall’altro uno stile di vita attuale. Non sbalorditevi di trovare quindi un largo uso di strumenti per la condivisione di immagini e video sui social media, inclusi droni e le action-cam. Forse lo sapete già: Bali è un’isola altamente in sintonia con Instagram! Allo stesso modo, non sorprendetevi di vedere come l’isola sia al passo con le esigenze di uno stile di vita contemporaneo. Non sarà così difficile trovare spazi condivisi dedicati a chi lavora come nomade digitale, ristoranti e market con proposte vegane,menù per chi soffre di intolleranze alimentari e punti vendita di cosmesi biologica. Anche l’architettura e il design si innestano in questo solco con soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente, come i padiglioni e le case di bambù reinterpretati attraverso uno stile moderno ed eco-sostenibile

Fatta questa premessa, non proseguirò dicendo che Bali è un piccolo angolo di paradiso perché è di primaria importanza approcciarsi all’ isola con uno sguardo consapevole e realistico.

Il 'canang sari' riassume senso estetico e spiritualità
Il ‘canang sari’ riassume senso estetico e spiritualità

Bali fra le mete affette da ‘overtourism’

Secondo i dati del World Economic Forum, nel 2017 l’Indonesia ha accolto 13,7 milioni di turisti stranieri. Circa uno su tre (ovvero 4,5 milioni) diretti a Bali.
Insieme ad altre famose destinazioni anche Bali risulta così meta affetta dal cosiddetto “overtourism”, che in quest’isola ha raggiunto proporzioni dirompenti. Chiunque voglia avere a che fare con Bali, deve scendere a patti con questa realtà. Che non colpisce tutte le zone ma che in qualche modo esercita comunque un’influenza generale. 

L’overtourism in italiano può essere definito come “l’eccessiva crescita dei visitatori che ha imposto cambiamenti permanenti allo stile di vita, all’accesso ai servizi e al benessere generale dei residenti“. L’affermazione degli articoli del WEForum è che l’overtourism stia danneggiando il paesaggio, danneggiando le spiagge, mettendo le infrastrutture sotto uno sforzo enorme e spingendo i residenti fuori dal mercato immobiliare, aumentando i costi della vita per le comunità locali. Le cose sono aggravate dal fatto che le destinazioni chiave sono per lo più impreparate a gestire la forte pressione generata da questo fenomeno ormai fuori dai limiti.

Le campagne turistiche internazionali per anni hanno mostrato un’isola dai paesaggi idilliaci e mozzafiato, con sabbie bianche immacolate e campi di riso sterminati, creando un immaginario collettivo tuttora solo parzialmente aderente alla realtà.

Bisogna tener presente che Bali è un’isola del sud est asiatico, in un paese in via di sviluppo, con carenza di infrastrutture ed un’economia incerta, in cui l’impatto a volte brutale del turismo di massa, delle multinazionali, dei resort di lusso e dello stile di vita occidentale hanno creato un cambiamento radicale in alcune aree e nella pacifica cultura locale che per anni era fondata solo sull’agricoltura e sulla pesca.

Questo ha portato indubbiamente benessere e lavoro alle popolazioni locali ma anche una gestione delle discariche sempre più difficile, la congestione del traffico in molte arterie stradali, un aumento significativo dell’inquinamento, dovuto sia a un turismo irresponsabile che all’impreparazione dei locali nell’ adattarsi a nuovi materiali e modi di smaltimento dei rifiuti.

Non si deve inoltre ignorare il fatto che una buona percentuale di abitanti di villaggi vive sotto la soglia accettabile di povertà, senza istruzione, elettricità e acqua corrente. Molti contadini balinesi sono spinti verso le aree più aride del nord dell’isola, dalla pressione dello sviluppo turistico che ha invaso molte delle aree nelle zone più fertili.

Bali accoglie turisti oltre le proprie capacità
Bali accoglie turisti oltre le proprie capacità

Cosa delude maggiormente i visitatori? 

Dal settembre 2017 ho un gruppo su Facebook dedicato ai viaggi in Indonesia. VIAGGIARE A BALI & IN INDONESIA, e in questo lasso di tempo ho avuto modo di interagire con un gran numero di viaggiatori diretti a Bali. Quello che ho avuto modo di notare è che la gran parte dei visitatori arriva a Bali in modo totalmente impreparato. Portando con sé un’idea astratta e romantica e soprattutto decontestualizzando quest’isola dalla realtà di cui fa parte. Riporto un sondaggio che ho creato alla fine della stagione di punta del 2018 e che riassume i punti salienti di quello che ha recato una delusione nei visitatori. Le scelte possono rivelarsi utili per avere un’idea generale sulle difficoltà che si possono incontrare una volta arrivati sull’isola. Il sondaggio è generale e non può applicarsi allo stesso modo a tutte le zone dell’isola, alcune aree di Bali infatti risultano molto meno aggredite dal turismo, rispetto ad altre. 

Risultati del sondaggio anonimo
Risultati del sondaggio anonimo

Come districarsi sul campo minato? 

Districarsi è possibile, per questo bisogna giocare in anticipo. Per cui, non vi lasciate scoraggiare da questa panoramica anzi cogliete l’occasione per sfruttarla a vostro vantaggio e godervi l’isola in tutto il suo splendore. Analizziamo quindi insieme caso per caso, le difficoltà che potreste incontrare una volta sull’isola e come risolverle. Al di là di tutto, quello che vi suggerisco è di prendere le cose così come vengono, con pazienza, leggerezza e un pò di sense of humor. 

1. TRAFFICO

Per effetto dell’eccesso di turismo, specialmente in alcune aree e in determinati periodi dell’anno, delle zone di Bali risultano congestionate dal traffico. Le zone a più alta densità di traffico sono la costa sud, da Seminyak a Kuta, Denpasar e la città di Ubud. In questi luoghi potreste quindi ritrovarvi imbottigliati in una fila di automobili e scooter che procedono a passo d’uomo. Il tratto di strada dall’aeroporto a Ubud o Seminyak, potrebbe mettere a dura prova la vostra pazienza. Se avete in mente di fare dei tour è quindi preferibile partire la mattina presto e se avete dimestichezza con lo scooter preferite quest’ultimo. Non ingolfate troppo il vostro itinerario, potrebbe non essere realistico inserire 10 tappe in un solo giorno. Ai classici tour, alternate anche percorsi a piedi o in bicicletta, senza dipendere troppo dai driver oppure condividete l’auto con più persone. 

2. GESTIONE DEI RIFIUTI

L’ascesa di Bali come meta turistica internazionale è iniziata dal 1963, da allora un’ondata crescente di visitatori ha contribuito ai problemi ambientali dell’isola. Alla fine dell’anno scorso, Bali ha dichiarato “un’emergenza spazzatura” dopo che molte delle spiagge più famose del paese erano state sommerse da una crescente marea di rifiuti di plastica. Bali non è un’isola incontaminata. Ma la colpa non è solo dei turisti, le responsabilità sono condivise con i locali e con le difficoltà oggettive di gestione delle infrastrutture sottoposte a enormi sforzi

Purtroppo in alcune porzioni di foresta e nelle spiagge non gestite dai resort, è possibile trovare oggetti abbandonati e spazzatura. In particolare durante  la stagione delle piogge, le mareggiate portano diversi di detriti su alcune spiagge a sud dell’isola. Si stima che l’isola di Bali da sola produca circa 5.000 metri cubi di rifiuti al giorno e che con cinque discariche legali sull’isola, solo il 25% circa dei rifiuti venga raccolto attraverso i canali ufficiali. Per chi viaggia, è possibile evitare di scontrarsi con questo fenomeno evitando la costa a sud durante la stagione delle piogge e preferendo le porzioni di spiaggia gestite dai resort. 

3. TRUFFE

L’ondata di turismo internazionale e lo sfruttamento dell’isola, ha sortito un impatto non indifferente nei confronti della popolazione locale. Innescando a volte una corsa all’oro, in cui ognuno vuole la sua fetta di torta. A volte con sistemi più o meno ortodossi. 

Alcune piccole truffe in cui potete incorrere riguardano le guide e i driver. Alcuni hanno la tendenza a inserire negli itinerari delle tappe in cui non solo intascheranno una percentuale ma in cui voi dovrete sborsare soldi extra. Sono un classico: le piantagioni con le degustazioni di caffè, gli sport acquatici di Benoa, i laboratori artigianali di Celuk, alcuni ristoranti con cui hanno convenzioni. Se non avete un interesse specifico per questi posti, chiedete di eliminarli dal vostro itinerario e non fatevi convincere a portarvici. Inoltre, pagate i biglietti degli ingressi ai vari siti archeologici o attrazioni personalmente. Una buona idea è quella di controllare l’itinerario proposto in anticipo e programmare insieme quello che desiderate vedere, senza farvi distrarre da soste in altri punti che non siano di vostro gradimento. In generale occhi aperti con qualsiasi tour operator, specialmente per quanto riguarda i prezzi, che di solito sono trattabili

Per quanto riguarda invece i taxi, fate attenzione alle copie di taxi fasulli, solo esteticamente simili a quelli della famosa compagnia Bluebird. Sono taxi con finti logo, colorati alla meno peggio, non hanno alcun tassametro all’interno e non sono registrati in nessuna compagnia. 

Un’altra piaga sono le truffe ai Money Changer, evitate di cambiare i soldi in posti non autorizzati, con tabelle scritte a mano e tariffe troppo vantaggiose. Soprattutto siate sempre gli ultimi a contare i soldi prima di andare via. Sempre in tema di soldi, vi raccomando di porre particolare attenzione anche ai bancomat, evitando quelli troppo isolati e coprendo con la mano il vostro PIN, per evitare che la vostra carta possa essere clonata. 

4. PERICOLI E INSIDIE

Non commettete l’errore di pensare che Bali sia esente dalle problematiche che affliggono il resto del mondo. Anche qui, come ovunque, dovete usare cautela e tenere gli occhi ben aperti. Non lasciare oggetti incustoditi, evitare di sfoggiare con troppa leggerezza smartphone o oggetti costosi anche se siete in scooter, potreste infatti essere derubati o scippati. Non abbassate mai la guardia anche nei locali, lasciando portafogli in vista o nella tasca dei pantaloni. Fate attenzione anche all’alcool, consumando solo quello in bottiglie sigillate, con prezzi adeguati alla tipologia di superalcolico scelto. Diffidate da cocktail troppo economici o dai liquori artigianali perché spesso sofisticati con metanolo. Non perdete inoltre mai di vista il vostro bicchiere, per evitare che il vostro cocktail possa essere manipolato. Sull’isola, specialmente nella zona sud, gira un pò di tutto, ricordate che il consumo e la detenzione di stupefacenti è illegale e severamente punito. 

5. STANDARD QUALITATIVI

Come già sottolineato, non bisogna dimenticare che Bali è un’isola del sud est asiatico, in un paese in via di sviluppo. Questo vuol dire che gli standard che troverete sul luogo non sono sempre al livello di sicurezza e comfort di quelli europei. Questa è un’affermazione che dovrebbe essere scontata ma che, per qualche oscura ragione, viene ignorata puntualmente dalla maggior parte dei visitatori. In particolare fate attenzione alla scelta dei mezzi di trasporto come i motoscafi, le fastboat, i traghetti, scegliendo sempre le compagnie più accreditate anche se più costose. Allo stesso modo, fate attenzione ad andare sotto una certa soglia di prezzo nella scelta degli alloggi e seguite le norma igieniche base contemplate per i paesi del sud est asiatico, onde evitare spiacevoli inconvenienti. 

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6. COMPLESSITA’ DEL TERRITORIO

L’ affluenza del turismo sull’isola di Bali non è omogenea. Ci sono aree ad alta concentrazione turistica ed altre semi-deserte. Inoltre ogni distretto o zona ha una sua connotazione precisa e una sua personalità unica, in parte modellata dal diverso target turistico e in parte data dalle sue caratteristiche naturali. Un classico di chi non si informa in maniera corretta è quello di cercare spiagge incontaminate con acque calme e cristalline in aree costiere molto turistiche, famose per il surf e quindi per le onde alte e le correnti! Un errore banale ma più comune di quello che si possa immaginare. Quindi, informatevi bene su cosa cercate dall’isola: spiagge dove nuotare, posti dove fare immersioni e snorkeling o zone dove mettere alla prova la vostra abilità sulla tavola da surf. Lo stesso discorso vale se cercate un’oasi di pace o volete immergervi nella scena internazionale della vita notturna, non tutte le aree offrono le stesse cose. Pianificare bene la vostra visita significa evitare delusioni e centrare il punto giusto dove sentirvi più in sintonia con l’isola. E soprattutto evitate di cercare le Maldive a Bali, l’oceano qui è un’altra cosa, fragoroso e spesso dirompente. 

7. INVASIONE DEI SOCIAL MEDIA

Un altro disagio emerso da qualche tempo è la presenza invasiva dei social media sull’isola. Ricollegabile all’eccesso di un turismo mordi e fuggi, sia internazionale che locale, orientato all’ostentazione mediatica del viaggio. Bali è un’isola estremamente popolare e fotogenica, tanto che può essere definita uno “status symbol” da Instagram. Questo a cosa ha portato? Ad un’enorme affluenza di visitatori in alcuni punti chiave: templi scenografici, luoghi panoramici, attrazioni vistose. Emblematici sono i casi delle foto in serie sulla Bali Swing, l’altalena sulla foresta, sulla Porta del Paradiso del Pura Lempuyang o nei famosi punti panoramici delle isole adiacenti come Nusa Lembongan e Penida.  Questo per citare solo alcuni esempi. Personalmente, non ho assolutamente nulla contro i social media nella documentazione dei viaggi o semplicemente nella condivisione di fotografie suggestive, tutto andrebbe semplicemente fatto con un minimo di buon senso. Quindi, meglio partire preparati per non essere colti di sorpresa dalle file di turisti, blogger, video-maker, fotografi e piloti di droni annidati un pò ovunque e pronti a sbucare dietro le rovine di un sito archeologico quando meno ve lo aspettiate. Anche in questo caso, meglio recarsi nei luoghi prescelti di mattina presto, per evitare la folla e sfruttare la luce migliore per i vostri reportage! Oppure scegliere qualche punto diverso dal solito.. 

Balinesi e turisti si mischiano per le strade di Ubud
Balinesi e turisti si mischiano per le strade di Ubud

Come contribuire a rendere l’isola migliore?

Fino ad adesso, abbiamo visto tutti i risvolti negativi che in qualche modo ha portato il turismo di massa in  alcune aree dell’isola di Bali. Ma il fenomeno dell’ over-tourism si pone a questo punto come una responsabilità condivisa: anche i turisti devono fare la loro parte attraverso scelte di viaggio che siano “sensibili ai luoghi che visitano e a quelli che vivono dentro e intorno a loro“.
Mettere in pratica un tipo di turismo sostenibile, può essere la strada giusta da percorrere, in questo articolo potete scoprire come: Turismo sostenibile a Bali, come cambiare l’isola in meglio. 

 

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Benvenuti!

Mi chiamo Simona e viaggio in Indonesia dal 2010. Ho vissuto nelle isole di BaliJava. Sono una designer, appassionata di fotografia e buon cibo. Una delle cose che amo di più durante i miei viaggi è esplorare luoghi fuori dal sentiero battuto e immergermi nella cultura locale. 

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1 Comment

  1. Natascia Coniglio
    29/05/2022 @ 16:38

    Ciao Simona,
    Dal 26/07/22 al 16(08 saremo a Bali.
    Siamo due adulti e un’adolescente di 16 anni.
    Sto cercando di costruire un’itinerario.
    Nel 2013 siamo stati a Java e abbiamo visitato i siti di Borubodur,Prambanan.Poi siamo stati ad Ubud,Uluwatu,Gili Trawangan,Seminiak.
    Vorremmo tornare perché questo posto ce l’abbiamo nel cuore.Grazie

    Reply

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