ISOLA DI SUMBA
Una guida alla splendida e misteriosa isola dalle lagune azzurre

ISOLA DI SUMBA
Un viaggio a Sumba è come sprofondare nell’abbraccio ruvido ma potente di una natura aspra fatta di spiagge deserte, savana, cascate naturali e lagune turchesi incastonate nella roccia.
Ho scoperto dell’esistenza della remota isola di Sumba, grazie al libro della giornalista Elizabeth Pisani: Indonesia ecc. Viaggio nella Nazione Improbabile (ndr. potete trovarlo su Amazon QUI). Durante la lettura, sono rimasta affascinata e sorpresa da questo territorio ancora così selvaggio e dalla cultura ancestrale così fortemente radicata nella sua società.



Quando andare a Sumba
Il periodo ideale per visitare Sumba va da maggio a settembre, durante la stagione secca, quando le precipitazioni sono scarse e le temperature piacevoli. Da ottobre in poi, l’umidità aumenta e iniziano le prime piogge. I colori della savana mutano da giallo arancio a verde intenso.
L’isola ha un clima tropicale secco con più ore di sole rispetto a qualsiasi altra zona dell’Indonesia. Il paesaggio ricorda l’Africa o l’Australia!
Come arrivare a Sumba
In aereo
Sumba dispone di due aeroporti principali: Waingapu (aeroporto di Umbu Mehang Kunda): situato nella parte orientale dell’isola e Tambolaka (aeroporto di Lede Kalumbang): nella parte occidentale e si può quindi raggiungere con brevi voli domestici da Bali o Jakarta.
E’ possibile prenotare i voli locali sul portale 12GoAsia a questi link:
Dove alloggiare a Sumba
Sumba non è ancora molto attrezza per il turismo, per cui la scelta di alloggi è circoscritta a pochi hotel e resort, inoltre è bene ricordare che non ci sono ristoranti a parte qualche warung. per cui il cibo, a seconda dell’alloggio può essere costoso. Ecco alcuni alloggi con il miglior rapporto qualità prezzo su Booking:
Vi segnalo che su quest’isola esiste uno dei 50 resort migliori al mondo, il Nihi Sumba, affacciato sulla bellissima spiaggia di Nihiwatu dove corrono i cavalli selvaggi. Il prezzo al giorno è molto alto, ma se volete festeggiare un evento molto speciale potrebbere essere la scelta giusta! Prezzi e prenotazioni qui: Nihi Sumba.
Come muoversi a Sumba
A Sumba ci sono solo tre città principali, utili come punti di riferimento per servizi essenziali come caffè, ristoranti, banche e negozi: Waingapu, Waikabubak e Tambolaka.
Le infrastrutture e i trasporti pubblici sull’isola sono limitati, e la segnaletica stradale è scarsa. Per questo motivo, il modo migliore per esplorare Sumba è noleggiare un’auto con autista o, per i più esperti, uno scooter. Attenzione però ai costi, generalmente più alti rispetto ad altre isole come Bali: il noleggio di uno scooter può arrivare anche a Rp. 200.000 al giorno.
Pianificate con cura gli spostamenti, perché le distanze tra le attrazioni possono essere significative e il viaggio potrebbe essere rallentato da incontri insoliti: cavalli e bufali spesso passeggiano liberamente lungo le strade!
Come pagare a Sumba
Come anticipato, l’isola non è molto attrezzata per il turismo, per cui cambiare valuta estera è difficile, le carte di credito o debito non sono sempre accettate, quindi consiglio di portare sufficienti contanti in valuta locale.
COSA VEDERE E FARE A SUMBA
1. VISITARE I VILLAGGI TRADIZIONALI
Sumba è un’isola dall’identità culturale fortissima, caratterizzata da antiche tradizioni, villaggi unici e rituali affascinanti che la rendono una delle destinazioni più autentiche dell’Indonesia. Gli indigeni di Sumba seguono il Marapu, un sistema di credenze animistiche che influenza ancora oggi la vita quotidiana e le pratiche spirituali dell’isola. Per un primo approccio alla cultura dell’isola, vi raccomando una visita al Rumah Budaya Sumba, un delizioso museo vicino Tambolaka.
I villaggi di Sumba sono invece celebri per le case tradizionali con tetti conici in paglia, che possono superare i 10 metri di altezza. I villaggi più significativi da visitare includono Kampung Tarung, Kampung Ratenggaro, Kampung Praijing e Kampung Praigoli a Sumba Ovest; Kampung Praiyawang a Sumba Est. Oltre ai villaggi, Sumba è famosa anche per le sue tombe megalitiche.

Per visitare questi villaggi è assolutamente raccomandata una guida, inoltre occorre prestare attenzione alle foto a persone e cavalli, chiedendo prima il permesso e dando una piccola mancia in cambio. Gli abitanti sono tutti muniti di machete, l’arma più usata sull’isola!
2. NUOTARE IN ACQUE CRISTALLINE
Prima di pianificare il viaggio a Sumba, è importante sapere che le sue spiagge sono completamente selvagge e naturali. Non ci sono servizi di nessun tipo, nè warung nè bar nè alimentari. Per cui è necessario portare con sè tutto l’occorrente come snack, acqua, teli, protezione solare alta, cappelli.
Per me, una delle spiagge più belle di Sumba dove poter fare il bagno è Pantai Puru Kambera, ad un’ora di auto dall’aeroporto di Waingapu. Ad una certa ora del giorno, durante la stagione secca, le sue acque sono turchesi e cristalline. Fare il bagno su questa spiaggia di mattina è come fare il bagno su una spiaggia privata!

Altre baie incantevoli sono Mandorak Beach con la laguna azzurra protetta dagli scogli scuri a un’ora di auto da Tambolaka; Walakiri Beach, famosa per i suoi tramonti e le sue mangrovie; Pantai Watu Bella, con le sue formazioni rocciose bianche a contrasto con il mare turchese e le palme dal verde smeraldo; la vasta Mbawana Beach con i suoi archi naturali e Pantai Kerewe, popolare surf spot.
3. IMMERGERSI IN LAGUNE AZZURRE E CASCATE
L’isolamento di Sumba dai soliti percorsi turistici le conferisce un’atmosfera incontaminata, offrendo un’esperienza a contatto con la natura più autentica. L’intera isola è irrorata da cascate, laghi e lagune azzurre, raggiungibili con trekking più o meno impegnativi.
Tra le lagune vi segnalo la laguna salata Weekuri e quella delle sorgenti di Waikelo Sawah, da cui scaturisce la meravigliosa cascata di Kacura, circondata da risaie e palme.
Da non perdere le incredibili cascate di Tanggedu che scorrono tra scogliere molto simili al Grand Canyon circondate dalla foresta, le cascate di Lapopu, rilassanti per un buon bagno, le cascate di Waimarang e le cascate di Matanyangu.

4. AMMIRARE UN PANORAMA UNICO
L’entroterra di Sumba è caratterizzato dalla savana e da scenografiche colline vellutate. la caratteristica di questo paesaggio naturale è lo stagionale cambio di colore: un magnifico arazzo dorato nei mesi della stagione secca da luglio a ottobre e un vellutato manto verde intenso in quelli della stagione umida, da novembre a maggio.
Wairinding Hill, a Sumba Est, è senza dubbio l’area collinare più famosa, un punto panoramico perfetto per assistere all’alba o al tramonto. A parte il fascino di Wairinding Hill, c’è un’altra collina a 30 minuti di auto dal centro di Waingapu: Tenau Hill.
5. ASSISTERE ALLE CELEBRAZIONI LOCALI
Uno degli eventi più spettacolari di Sumba è la Pasola, una competizione equestre che si svolge nei villaggi di Wanokaka, Kodi e Lamboya. I cavalieri, armati di lance di legno, simulano antiche battaglie per onorare gli spiriti e celebrare la stagione del raccolto. Durante il Pasola si tengono anche altri eventi tradizionali, come il Pajura, un combattimento a pugni nudi.
Un altro importante evento legato alla religione Marapu è il Wulla Poddu, un periodo sacro ricco di rituali e celebrazioni. L’isola ospita anche corse di cavalli tradizionali, una pratica profondamente radicata nella cultura locale.
6. ACQUISTARE I PREZIOSI PRODOTTI ARTIGIANALI
Una delle forme d’arte più preziose di Sumba è il tessuto artigianle di nome Ikat. Ogni pezzo di questo tessuto è tinto e quindi tessuto a mano, spesso utilizzato come dono di matrimonio o per cerimonie importanti. Il mercato di Waitabula è un ottimo posto per osservare e acquistare questi capolavori artigianali. Un altro indirizzo interessante è il laboratorio Tenun Ikat Praikundu a Lambanapu, a breve distanza da Waingapu. Qui vicino è anche possibile visitare un sito archeologico preistorico datato circa 2500 anni fa, consistente in una necropoli degli antenati dei sumbanesi. Su Google Maps questo posto è indicato come Situs Lambanapu.
Come avete visto, Sumba è un’isola selvaggia e autentica, dove il tempo sembra essersi fermato tra tradizioni ancestrali, paesaggi spettacolari e spiagge incontaminate. Se sognate un viaggio fuori dai sentieri battuti, immersi nella cultura locale e nella natura più pura, questo angolo remoto dell’Indonesia saprà affascinarvi.
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Ciao, sono Simona! Dal 2010 esploro l’Indonesia, con un piede nella sabbia di Bali e l’altro nelle risaie di Java.
Designer di professione, fotografa per passione e amante del buon cibo per natura!
Sono sposata con un ragazzo di Jakarta e sono mamma di due piccole esploratrici che sono un mix perfetto di due mondi.
Amo perdermi in luoghi che non trovi su Google Maps e vivere la cultura locale… anche quando significa assaggiare piatti che sfidano la mia zona di comfort.
Se ami le avventure autentiche e un pizzico di meraviglia, sei nel posto giusto!
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