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I DINTORNI DI YOGYAKARTA

Perdersi fra musei, parchi, villaggi tradizionali e cascate

I DINTORNI DI YOGYAKARTA

Al di fuori della città di Yogyakarta oltre gli spettacolari templi di Borobudur e Prambanan, ci sono anche tante altre attività interessanti come bellissimi musei, parchi e cascate…qui di seguito troverete tante informazioni utili e interessanti, spesso sconosciute a molti visitatori! 

1. ESPLORARE I PARCHI NATURALI

Dintorni di Yogyakarta, Pinus Pengger
La vista di Yogyakarta dal Pinus Pengger

Nei dintorni della provincia di Bantul, a poca distanza da Yogyakarta ci sono dei posti magici sulle colline, uno di questi è il Pinus Pengger. Da qui è possibile godersi una vista panoramica impagabile della citta di Yogyakarta, la pineta all’alba è avvolta da una leggera foschia mentre di notte è illuminata dalle tante lucine che si accendono fra le sculture in legno e paglia, creando angoli molto suggestivi ed evocativi. All’interno del parco sono disponibili dei fotografi che possono ritrarvi a pagamento (Rp. 4,000) per trasferire poi la foto direttamente sul vostro telefono.

Poco lontano dal Pinus Pengger, in cima alla collina di Imogiri si trova un parco naturale con dei giardini di frutta, il Kebun Buah Mangunan, il Frutteto di Mango, una destinazione che si sta guadagnando sempre più attenzione, grazie alla vista panoramica mozzafiato sulle colline circostanti e sul fiume. Durante il periodo del raccolto, i visitatori possono portare a casa i frutti colti direttamente dagli alberi a un prezzo ragionevole. 

Una visita divertente, se siete in compagnia di bambini, potrebbe essere il Seribu Batu, ovvero la Collina dalle 1000 Pietre. All’interno di questo bosco infatti sono state costruite eccentriche strutture di rami intrecciati di legno che ricordano le case delle fate e le abitazioni degli hobbit

Infine, se siete amanti dei panorami mozzafiato o siete semplicemente degli ‘instagram addicted’ non potete mancare una passeggiata alla collina del Becici Peak. Visitata nel 2017 anche dalla famiglia Obama, questa pineta offre numerose piattaforme soprelevate costruite in punti panoramici strategici, dove fare fotografie epiche (a vostro rischio e pericolo)!

Ingressi:

Tutte attività sono da praticare nella stagione secca o in giornate di sole, perché a cause delle piogge il suolo potrebbe essere sdrucciolevole e pericoloso. Gli ingressi ai parchi e alle cascate sono a pagamento, ma le cifre sono davvero esigue. I parchi hanno il parcheggio auto e delle bancarelle di cibo e snack.

Come arrivare:

Da Yogyakarta si può arrivare con un driver privato o un taxi.

2. SORSEGGIARE UN COCKTAIL SEGRETO AL MUSEO

Dintorni di Yogyakarta, museo Ullen Sentalu
Il museo Ullen Sentalu – ©Ullen Sentalu

In pochi sono a conoscenza dell’esistenza di questo bellissimo museo: l’Ullen Sentalu. Insignito come miglior museo indonesiano dal National Geographic, la sua proposta consiste in una collezione di proprietà privata che illustra la storia all’era del regno di Mataram, uno dei più potenti regni indonesiani dell’VIII secolo che ha costruito il tempio di Borobudur e la maggior parte dei templi di Yogyakarta.

All’ Ullen è possibile vedere degli splendidi tessuti batik, fotografie d’epoca della città e dipinti, usufruendo di una guida gratuita. Il tour finisce in un giardino delizioso dove, all’ombra di alberi frondosi, vi sarà servito un bicchiere di Ratu Mas, un cocktail segreto rinvigorente fatto di sette erbe. Purtroppo, all’interno del museo non è possibile scattare fotografie. 

Come arrivare:

Il museo si trova nella zona del parco di Kaliurang a 25 km dal centro di Yogyakarta, per raggiungerlo vi consiglio un taxi o un’auto privata. Sul loro sito web tutte le informazioni utili: Ullen Sentalu.

Se poi volete fermarvi qui per fare una pausa, all’interno del museo c’è un caratteristico ed elegante ristorante in stile coloniale: il Beukenhof che propone un menù internazionale. 

3. ACQUISTARE LE CERAMICHE PORTAFORTUNA

Dintorni di Yogyakarta, Kasongan Village
Artigiani del Kasongan Village al lavoro – ©Villas Umah D’Kali

Kasongan è un antico villaggio di ceramiche nella provincia di Bantul a 20 minuti a sud della città di Yogyakarta. La maggior parte degli abitanti del villaggio lavora come artigiano, producendo ceramiche e terrecotte.

Fra le ceramiche più ricercate e singolari ci sono sicuramente i “Loro Blonyo”, dal javanese ‘loro’ che significa due e ‘blonyo’ dare carezze. Il Loro Blonyo è una coppia in abiti giavanesi seduti di fianco e vengono acquistati perché di buon auspicio, si crede infatti che possano portare fortuna e armonia nella famiglia. Al Kasongan Village è possibile sia osservare gli artigiani all’opera che acquistare i manufatti di ceramica.

Come arrivare:

Da Yogyakarta si può arrivare con un driver privato o un taxi.

4. VISITARE LE CASCATE

La vista del Kalibiru da una delle piattaforme panoramiche (Shutterstock)
La vista del Kalibiru da una delle piattaforme panoramiche (Shutterstock)

Nei dintorni di Yogyakarta ci sono due cascate naturali. Nella zona di Bantul c’è quella a scalini di Sri Gethuk, un piccolo paradiso nascosto nella foresta a cui si arriva tramite la navigazione in barca di un bel fiume verde acquamarina. Più a ovest invece c’è la cascata di Kedung Pedut. Oltre a godersi lo spettacolo della natura e passare qualche ora al fresco, qui è possibile praticare il body rafting, scalare rocce, camminare su un ponte sospeso e lanciarsi con la carrucola. E’ consigliabile scegliere questa meta nei giorni feriali, per evitare la folla e godere dello scroscio delle acque come unica fonte di rumore.

Volendo proseguire la giornata in zona, sulla catena montuosa del Menoreh c’è il Kalibiru National Park (Kali Biru dall’indonesiano: Fiume Azzurro) creato e gestito dai locali, con viste mozzafiato e piattaforme sospese sui dirupi.

Ingressi:

Tutte attività sono da praticare nella stagione secca o in giornate di sole, perché a cause delle piogge il suolo potrebbe essere sdrucciolevole e pericoloso. Gli ingressi ai parchi e alle cascate sono a pagamento e non includono le varie attività da pagare a parte.

Come arrivare:

Da Yogyakarta ci sono bus o soluzioni treno + moto taxi, tuttavia è consigliato arrivare con un driver privato o un taxi.

5. FARE UN TOUR IN JEEP AL VULCANO MERAPI

Dintorni di Yogyakarta, il vulcano Merapi
Il vulcano Merapi

Il vulcano Merapi, ovvero la montagna di fuoco, è una montagna venerata, temuta e adorata in Indonesia. Dall’alto dei suoi 2930 metri ha eruttato ben 68 volte, provocando centinaia di morti e a causa della sua forza distruttiva viene descritto come uno tra i 16 meno raccomandabili vulcani al mondo.

Nell’isola di Java si pensa che il Merapi sia come una essere vivente, se le persone si comporteranno bene lui sarà clemente, altrimenti scatenerà la furia della sua potenza. Per non irritare gli spiriti del vulcano, spesso la gente del villaggio alla sua base mette in pratica dei rituali che consistono in processioni con canti, preghiere e infine offerte di riso, erbe e spezie.

Con il sostegno del governo, i vulcanologi hanno incoraggiato le persone che vivono all’interno della “zona proibita” di 115 miglia quadrate intorno a Merapi ad andarsene. Ma le persone continuano a vivere qui nonostante tutto perché il suolo vulcanico è ricco e il clima è fresco. Quando i terremoti spezzano le fondamenta delle case e rovesciano gli alberi, gli abitanti del villaggio si limitano a ricostruire e ripiantare.

Come potete immaginare, il trekking sul vulcano Merapi è molto duro ed è solo per professionisti del settore. Le temperature sono sempre più basse man mano che si sale, l’aria rarefatta e il suolo sdrucciolevole e pericoloso.

E’ possibile tuttavia fare un tour in jeep alle sue pendici che di solito comprende: una visita al museo locale, il bunker di Kali Adem, la visita al vulcano vera e propria e i dintorni come la Gendol Valley. I prezzi per i tour si aggirano sulle Rp. 350,000.

Come arrivare:

Da Yogyakarta si può arrivare alla base del vulcano con una jeep e una guida.



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Benvenuti!

Mi chiamo Simona e viaggio in Indonesia dal 2010. Ho vissuto nelle isole di BaliJava. Sono una designer, appassionata di fotografia e buon cibo. Una delle cose che amo di più durante i miei viaggi è esplorare luoghi fuori dal sentiero battuto e immergermi nella cultura locale. 

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