IL TEMPIO DI PRAMBANAN
Un viaggio leggendario nel cuore dell’antica Java
IL TEMPIO DI PRAMBANAN
[Aggiornato il 17 maggio 2024]
L’Indonesia è una terra dove miti e leggende sopravvivono tramandandosi con facilità nella memoria collettiva. Tutto questo paese è avvolto da una nube soprannaturale di demoni, fantasmi e credenze popolari che non restano emarginati in eccentrici racconti ma che entrano a far parte di tutti gli aspetti della vita quotidiana.
La leggenda di Prambanan
Una di queste leggende è quella che avvolge la misteriosa costruzione del complesso di templi di Prambanan, la leggenda della mitologica principessa javanese Lara Djonggrang. Una storia tramandata da più di mille anni che io amo particolarmente, poichè il nome della mia prima figlia Lara deriva proprio dalla sua protagonista.
Attraverso una serie di stratagemmi, la principessa Lara rifiutò in matrimonio l’assassino di suo padre che per lei aveva costruito mille templi in una sola notte e finì per essere trasformata in una statua di pietra. I mille templi sono quelli del complesso di Prambanan e la statua di Lara Djonggrang è ancora oggi visibile all’interno di una delle loro stanze, con il nome di Durga, la potente dea creatrice dell’universo induista!
Dove si trova Prambanan?
Il magnifico complesso di Prambanan si trova a soli 17 km a nord est di Yogyakarta, sull’isola di Java ed è facilmente accessibile da questa città.
Per arrivare a Yogyakarta occorre prendere un volo dalle principali destinazioni come Jakarta o Bali. Per visionare orari e prezzi o acquistare i voli interni è possibile controllare il sito 12GoAsia:
Per alcune tratte, come da Jakarta, è disponibile anche un comodo treno.
Come arrivare al tempio di Prambanan
Da Yogyakarta è quindi possibile raggiungere il complesso di templi di Prambanan con un driver. Noi abbiamo scelto questa soluzione molto comoda con il pick up direttamente in hotel. E’ sicuramente la scelta migliore per chi desidera visitare nello stesso giorno sia Prambanan che Borobudur. QUI il contatto dell’agenzia locale che effettua tour in giornata dei due templi e della città di Yogyakarta: Temu Tamu.
Se avete tempo a sufficienza, potete prendere un autobus pubblico della TransJogja Bus alla fermata di Mangkubumi a Malioboro. Scegliete l’autobus 1A e scendete alla fermata Prambanan. Da lì attraversando la strada si può raggiungere il tempio.
Se siete muniti di patente internazionale e ve la sentite di affrontare afa, distanze e traffico, è possibile noleggiare uno scooter e infilarvi nella selva di auto fino al tempio.
I biglietti di ingresso al tempio
I biglietti di ingresso possono essere acquistati in loco presso le biglietterie oppure online su TAMAN WISATA CANDI a partire da una settimana prima della visita.
- L’entrata standard al complesso di Prambanan è di Rp.400,00 per gli adulti e Rp. 250,000 per i bambini sotto i 10 anni,
- L’ingresso combinato con Borobudur è di Rp. 652,500 per gli adulti (circa 44 euro) e Rp. 391,500 per i bambini sotto i 10 anni (acquistabile solo in loco).
- L’ingresso combinato con il Ratu Boko è di Rp. 652,500 e Rp. 391,500 per i bambini sotto i 10 anni (acquistabile solo in loco).
Il tempio di Prambanan è chiuso il lunedì per la manutenzione settimanale.
IL MAESTOSO COMPLESSO DI TEMPLI
Ma adesso adentriamoci nei meandri di questo splendido complesso di templi che si estende per chilometri a poca distanza dal tempio di Borobudur e come quest’ultimo è patrimonio dell’UNESCO. L’intero complesso è formato da quattro principali siti archeologici. Il primo che incontrerete è quello più famoso, costruito nel IX secolo, composto da slanciate torri di 47 metri e dedicato a 3 divinità indù: Brahma (il Creatore), Vishnu (il Conservatore) e Shiva (il Distruttore)!
Il tempio di Shiva
Il primo spettacolo impressionante che si vede entrando nel complesso di Prambanan è l’enorme tempio di Shiva in lontananza, a cui si accede camminando per un lungo sentiero. Il tempio di Shiva è la parte principale dell’intero complesso, decorato con elaborate sculture che narrano l’epica storia del Ramayana. Le decorazioni delle torri, con i loro stupa (le decorazioni rotondeggianti o a campana) ricordano un pò, nel loro insieme, i castelli di sabbia a gocce creati sulla riva del mare.
I tre cortili concentrici sono disposti nella forma geometrica di un mandala e seguono il concetto di vastu shastra, un antico metodo indiano di architettura e costruzione per aumentare la prosperità.
Le statue delle divinità
All’interno del complesso templare, alla fine delle ripide scale di pietra, si aprono delle stanze con delle statue al loro interno. Fra queste è possibile vedere la statua di Shiva a quattro braccia, alta 3 metri, eretta su un fiore di loto, il simbolo buddista dell’illuminazione. La statua del suo corpulento figlio Ganesha, intento a immergere la proboscide in una ciotola di dolci e la statua ad altorilievo della consorte di Shiva, Durga, chiamata anche dalla gente del posto Lara Djonggrang, la dea madre protettrice dell’universo indù.
I templi più piccoli sono invece dedicati agli animali che trasportano le divinità ovvero ad Hamsa il cigno, a Nandi il toro e a Garuda l’alato animale mitologico, simbolo dell’Indonesia.
I templi di Lumbung e Bubrah
Proseguendo la visita nel giardino di questo vasto complesso si arriva a due cortili con all’interno i siti archeologici di altri due bei templi. Il sole in questo punto arriva in modo molto diretto e con molta forza, fortunatamente durante il cammino abbiamo trovato ristoro sotto le fronde di un grande albero di sawo, dai frutti ancora acerbi. Il sawo o sapodilla è un frutto molto amato e popolare in Indonesia, legato anch’esso a miti e leggende come Prambanan.
Fra le fronde del sawo, abbiamo scorto in lontananza il complesso templare del Candi Bubrah, un tempio buddista del IX secolo. Questo tempio è strettamente correlato al tempio Sewu che si trova a circa 300 metri di distanza e insieme a tutti gli altri templi, serve a completare il disegno della pianta a mandala. A seguito delle eruzioni del vulcano Merapi, il Candi Bubrah fu sepolto dai detriti e distrutto dai terremoti, finendo per essere dimenticato. Solo nel 1992, il tempio è tornato in auge ed è stato incluso nell’area del Parco Archeologico di Prambanan, essendo riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Affianco al tempio di Bubrah c’è l’assolato cortile con il tempio di Lumbung, anch’esso costruito nel IX secolo e circondato da 16 piccoli templi decorati da stupa lineari.
Il Candi Sewu
Dopo i cortili del Candi Lumbung e Bubrah, a 800 metri a nord di Prambanan, si erge con tutto il suo potetente fascino, il misterioso sito del Candi Sewu, il secondo più grande complesso di templi buddisti in Indonesia. La visita a questo tempio è inclusa nel prezzo del biglietto all’ingresso del Parco di Prambanan, ma essendo situato in una zona al limite, solo in pochi arrivano fin qui. Cercate di essere fra questi e non fate l’errore di perdervelo! Per me è stato il più suggestivo di tutti.
Il Candi Sewu è un edificio religioso buddista del XVIII secolo, il più antico di tutto il complesso, antecendente addirittura a Prambanan e Borobudur. Prima di questi maestosi complessi, infatti, il Candi Sewu fungeva da tempio principale del regno. Il suo nome in javanese significa ‘mille templi’ e come Prambanan, affonda le sue origini nella nota leggenda di Lara Djonggrang.
La vicinanza del tempio buddista di Sewu al tempio indù di Prambanan suggerisce che le comunità indù e buddiste vivevano in armonia durante l’epoca in cui furono costruiti i templi.
Gran parte del complesso del Candi Sewu è andato distrutto, come testimoniano le numerose rovine circostanti. Verso l’uscita dal sito, un grande cartellone trasparente in plexiglass, sovrapponibile all’immagine dei templi, riporta il disegno di come si presentava questo complesso all’origine.
Il Ramayana Ballet
All’interno del vasto complesso di Prambanan, oltre a visitare questi templi spettacolari, è possibile assistere al sontuoso spettacolo di danza in abiti tradizionali javanesi del Ramayana Ballet. La performance di danza inizia alle 19.30 ed è basata su un’antica storia d’amore indù del re Rama e della principessa Shinta. Oltre 200 ballerini e attori si esibiscono in questa epopea. E’ una buona idea aggiungere questo spettacolo se visitate il tempio nel pomeriggio, controllando in anticipo le date della messa in scena.
L’ uscita dal parco di Prambanan
Proseguendo sulla strada che costeggia il Candi Sewu c’è una delle uscite dal Parco di Prambanan che, al nostro arrivo, era praticamente vuota, probabilmente perchè poco conosciuta. Osservando l’orologio abbiamo realizzato che nostra visita complessiva era durata in tutto 3 ore e che eravamo ormai cotti a puntino!
Se avete bisogno di fare un calcolo approssimativo del tempo necessario per vedere questo complesso, in media una visita standard dura 1 ora e mezza. Così come ci ha confermato la nostra guida Nanak di Temu Tamu che è venuta gentilmente a recuperarci con l’auto in questa uscita secondaria, senza farci ripercorrere tutto il sito. Una volta saliti in auto ci siamo ripresi con un succulento cesto di frutta tropicale che il caro Nanak aveva preparato per noi, l’ideale per ricaricarci e proseguire con la visita all’adiacente Ratu Boko!
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Benvenuti!
Mi chiamo Simona e viaggio in Indonesia dal 2010. Ho vissuto nelle isole di Bali e Java dove ho incontrato mio marito Rizky e con cui ho due bimbe: Lara e Stella!
Sono una designer, appassionata di fotografia e buon cibo. Una delle cose che amo di più durante i miei viaggi è esplorare luoghi fuori dal sentiero battuto e immergermi nella cultura locale.
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