GILI TRAWANGAN
La guida completa per capire l’isola e creare il tuo viaggio perfetto!
GILI TRAWANGAN
Un viaggio nelle mille sfaccettature dell’Indonesia
Gili Trawangan non è solo una destinazione di svago, ma è un vero e proprio viaggio nelle mille sfaccettature dell’Indonesia ed è un’isola in cui sono condensate in uno spazio minimo tutte le contraddizioni di questo paese, le sue profonde differenze sociali, culturali e religiose. Vi porto con me alla scoperta di una delle mete più controverse e curiose di questo incredibile e affascinante arcipelago del sud est asiatico!
Dimenticate i luoghi comuni e le solite immagini di facciata, per scoprire le sue bellezze naturali, ma anche i suoi lati scomodi: quelli di cui nessuno vi parla!
Dove si trova Gili Trawangan
Geograficamente parlando, Gili Trawangan è un’isola al largo della costa nord-ovest di Lombok, a soli 35 km da Bali. Insieme alle isole di Gili Air e Gili Meno forma il famoso arcipelago delle isole Gili.
Arrivare in auto da Lombok al porto per Gili Trawangan riempie gli occhi di un’intensa luce azzurra, per i suggestivi panorami a picco sull’oceano, che si susseguono una curva dietro l’altra. Fino a raggiungere la splendida baia in cui galleggiano, come grandi tartarughe a mollo, le tre isolette.
Gili Trawangan ha una popolazione di circa 1500 persone a maggioranza musulmana, composta per lo più da agricoltori e pescatori provenienti dalle isole di Lombok e del Sulawesi.
Il boom turistico è nato negli anni 80 e da allora Gili Trawangan è un’isola che offre enormi attività ed è la più popolare fra le destinazioni indonesiane, grazie alla barriera corallina, agli spot per le immersioni subacquee, ai beach club e alla vita notturna.
Quando andare a Gili Trawangan
A causa della sua vicinanza all’Equatore, Gili Trawangan ha un clima caldo e tropicale con una stagione secca e una stagione umida. La stagione secca dura solitamente da maggio a ottobre, mentre la stagione umida va da novembre e prosegue fino ad aprile. Le temperature variano tra 24° e 34°, con una temperatura media annuale di circa 28 °C.
Durante la stagione delle piogge, a Gili Trawangan piove comunque meno che a Bali e Lombok. Grazie alle sue dimensioni e all’oceano che circonda l’isola.
Il periodo migliore per avere giornate limpide e senza pioggia inizia da inizio giugno a fine settembre con un picco di turismo in agosto.
Come arrivare a Gili Trawangan
E’possibile arrivare a Gili Trawangan in due modi differenti ovvero in fastboat o in aereo. Vediamoli insieme nel dettaglio.
- Il primo modo per arrivare a Gili Trawangan è in fastboat da Bali dal porto di Padangbai (e da alcuni porti secondari come Amed, Serangan e Sanur con degli stop intermedi) oppure dalle isole Nusa Penida e Lembongan. Per prenotare la fastboat o verificare orari e prezzi, potete consultare il comodo sito 12GOASIA.
2. Il secondo modo per arrivare a Gili Trawangan è prendere un aereo fino a Lombok, quindi un taxi o un driver fino al porto di Bangsal e da qui prendere una fastboat che in 15/20 minuti vi porterà a destinazione. Per prenotare i voli interni, è possibile utilizzare portali di viaggio come BOOKING e 12GO ASIA.
Alle Gili con transfer privato
Se partite da Lombok o dalla’eroporto di Lombok e volete viaggiare con una fastboat privata, quindi totalmente a disposizione per voi, potete prenotare un pacchetto transfer (driver e barca) con l’agenzia locale Temu Tamu. Noi, viaggiando in famiglia con due bambine piccole, abbiamo preferito fare così e ci siamo trovati molto bene, evitando la folla di metà agosto. Nelle nostre storie di Instagram, potete verdere le varie fasi passo a passo.
Gestire l’arrivo a Gili Trawangan
Se viaggiate in alta stagione, è molto probabile che l’arrivo al porto di Gili Trawangan sia molto caotico. Sulla piccola passerella del molo infatti troverete accalcati turisti, backpackers e famiglie con trolley e zaini ingombranti.
Emergere da questo blocco umano non sarà semplicissimo, noi ci siamo passati con due bambine piccole, 3 trolley e un paio di zaini e non è stato sicuramente uno dei ricordi migliori della mia vita! Quindi il mio consiglio è di prepararsi a quest’evenienza con pochissimi bagagli e preferire gli zaini (vedi QUI). Anche perchè trascinare una valigia a rotelle sulle strade sterrate dell’interno dell’isola non è il massimo!
Come muoversi a Gili Trawangan
Come forse avrete già sentito in qualche racconto di viaggio, sulle isole Gili non esistono mezzi a motore, quindi è possibile muoversi solo a piedi, in bicicletta (molti hotel le mettono a disposizione gratuitamente per gli ospiti) o con il cidomo. Esistono anche delle piccolo moto elettriche, ma sono usate per lo più dai locali.
Noi di norma preferiamo muoverci a piedi, per tutelare il benessere di questi animali spesso malnutriti e molto sfruttati, ma in caso di emergenza, quando ad esempio mia figlia Stella ha avuto la febbre e dovevamo spostarci con molti bagagli, lo abbiamo utilizzato anche noi. Non avendo altra scelta!
Ad ogni modo, vista l’estensione esigua di queste isole, non è un grosso problema muoversi senza auto! Vi raccomando solo l’uso di una buona torcia la sera, perchè in molti punti, specialmente nell’interno, non c’è alcuna illuminazione.
Dove alloggiare a Gili Trawangan
Trovare il giusto alloggio a Gili Trawangan è fondamentale per la buona riuscita della vostra vacanza. Ogni zona infatti ha delle caratteristiche ben precise per ogni stile di viaggio, l’isola cambia moltissimo infatti a seconda che scegliate la costa est, ovest oppure l’interno.. Qui di seguito vi mostrerò le peculiarità di ogni area di Gili Trawangan, in modo che possiate farvi un’idea precisa.
Noi abbiamo preferito soggiornare nell’interno, al Paradesa Living, per godere di maggiore tranquillità e privacy. E abbiamo scelto il pacchetto di hotel + snorkeling dell’agenzia Temu Tamu. Il nostro alloggio si è rivelato un piccolo paradiso tropicale, immerso nella quiete, con deliziosi bungalow di legno in stile locale e una bellissima piscina.
Se volete crogiolarvi nel dolce far niente, nell’area della piscina, è possible anche mangiare o bere qualcosa direttamente sui lettini. I ragazzi dello staff sono sempre sorridenti e gentili e la struttura mette a disposizine degli ospiti il wifi e il noleggio biciclette.
Al Paradesa abbiamo anche casualmente incontrato alcuni ospiti italiani che ci conoscevano grazie al blog! E per me è sempre un piacere poter chiacchierare di viaggi dal vivo con i miei lettori e sapere quanto sia stato utile e apprezzato il mio lavoro!
L’interno di Gili Trawangan e quello che nessuno vi dice
Nel descrivervi la realtà sfaccettata di quest’isola, voglio partire dall’entroterra. Ho notato infatti che questa zona è di solito tralasciata nelle guide e nei blog di viaggio, concorrendo a dare una visione poco realistica di Gili Trawangan e portando per molti aspetti a grandi delusioni da parte di alcuni visitatori.
Quello che nessuno vi dice e che non troverete facilmente descritto da nessuna parte è che l’interno di Gili Trawangan è costituito da fragili baracche, costruzioni fatiscenti create con materiali di recupero, cumuli di detriti, inadeguato smaltimento dei rifiuti, precarie condizioni igienico-sanitarie, povertà e infrastrutture molto limitate. La maggior parte degli abitanti qui si guadagna da vivere con umili attività rurali.
In Indonesia esistono moltissime realtà del genere, ma di solito sono nascoste allo sguardo dei turisti o difficili da trovare per chi segue i soliti percorsi. Su Gili Trawangan invece questa realtà è invece alla portata di tutti anche a causa delle ridotte dimensioni dell’isola.
A seconda della sensibilità di ognuno e dell’esperienza maturata nei viaggi nel sud-est-asiatico, potrebbe capitare di non sentirsi a proprio agio in questi contesti. Quindi, nello scegliere Gili Trawangan come destinazione, mettete in conto di dovervi scontrare con una realtà estremamente conflittuale che prevede la convivenza di strutture di lusso da una parte e aree in condizioni precarie dall’altra.
Il modesto entroterra di Gili Trawangan, per certi versi sembra sospeso nel tempo, come una cartolina consunta dell’Indonesia degli anni 60. Questo se da un lato commuove e tocca il cuore, dall’altro purtroppo ferisce, per la trascuratezza e il degrado che sembrano l’inevitabile altra faccia della medaglia.
Qui non è difficile vedere bambini che fanno ancora il bagno nelle tinozze all’aperto, anziane signore che lavano i neonati con mestoli di legno sull’uscio delle case, donne e uomini intenti nei lavori più umili e dimenticati. E allo stesso tempo purtroppo cataste di oggetti smaltite agli angoli delle strade, acquitrini fangosi, abitazioni in rovina e animali denutriti.
Oltre al divario sociale, un altro punto critico nasce dall’inevitabile scontro culturale fra il sistema di valori della gente locale, a maggioranza musulmana e il tipo di turismo edonista che popola l’isola.
E’ dunque impostante gestire queste differenze nel pieno rispetto delle popolazioni locali, indossando ad esempio un abbigliamneto adeguato nelle strade e nei locali pubblici.
La costa est di Gili Trawangan
Una volta usciti dall’area interna, ci si trova in un’altra dimensione. Dovete immaginare la zona costiera come un anello che gira tutt’intorno all’isola, con caratteristiche molto differenti rispetto all’entroterra.
La costa est di Gili Trawangan è vivace, vibrante e colorata, con un via vai di gente di ogni tipo, dalle famiglie ai gruppi. Da poco dotata di un comodo marciapiede pedonale in pietra bianca, questo tratto di costa è perfetto per rilassarsi in spiaggia, andare in bicicletta, nuotare e fare lo snorkeling da riva con le tartarughe, indugiare comodamente in un beach club o rifocillarsi in un ristorantino sulla spiaggia.
All’altezza di Villa Almarik c’è la spiaggia ‘Swim with Turtles‘ dove è possibile immergersi con maschera e boccaglio (anche a noleggio) e avvistare diversi esemplari di questo splendido e mansueto animale. Mi raccomando di interagire con garbo, senza toccare nè infastidere le grandi tartarughe o danneggiare i coralli.
Qui oltre allo snorkeling, è possibile affittare anche una tavola da surf o un kayak per pagaiare nei dintorni delle isole. Durante le mattine di sole, l’acqua è turchese e trasparente, con delle lievi increspature sulla superficie.
Se non vi basta lo snorkeling da riva e volete curiosare nei fondali circostanti, da questo lato partono anche le barche per i tour di snorkeling su tutte e tre le isole Gili (per info e prezzi cliccate QUI). Vi segnalo inoltre che a Gili Trawangan è possibile prendere il brevetto PADI per le immersioni in tutta sicurezza, esistono infatti diverse scuole come la Trawangan Dive con vasche per le esercitazioni. Le vedrete passeggiando lungo la strada pavimentata che costeggia le spiagge.
Come vi ho anticipato, lungo la costa si susseguono diversi beach club, caffè e ristoranti sulla spiaggia che fanno orario continuato. Uno dei beach club più carini per me è La Cala Beach Club dove è possibile anche passare la serata e cenare con grigliate e squisiti piatti di mare come i calamari e il pesce mahi mahi. Per la colazione invece vi consiglio il Coffe & Thyme, dove gustare ottimi banana pancake e il babyccino (il cappuccino per i bambini).
La zona della costa est è abbastanza pulita fino all’altezza del Danima Resort. Da qui in poi, per diversi metri, la zona diventa più decadente, sciatta e sporca, con recinzioni di lamiere ondulate e graffiti raffazzonati. Anche l’atmosfera cambia improvvisamente e iniziano a spuntare baracchini che pubblicizzano e vendono apertamente funghetti allucinogeni, drink alternativi e altre amenità.
A quest’altezza è anche molto difficile andare in bicicletta, perchè la strada diventa sabbiosa e muoversi è un’impresa!
Fate attenzione se decidete di andare in esplorazione in bici o a piedi come me, perchè il sole picchia forte già dal primo mattino ed è semplice ustionarsi e diventare un bagno di sudore. Consiglio sandali o infradito con suola alta, un cappello a falda larga, una borraccia di acqua o sali minerali e protezione solare.
Per la spiaggia invece, non dimenticate le scarpette da scoglio come QUESTE!
La zona del porto
Inutile dire che la zona del porto è quella più caotica e confusionaria dell’isola. Animata da arrivi e partenze, ragazzi con grandi zaini in spalla, trolley, cidomo, baracchini che vendono i tour più disparati.
Sul far del tramonto, iniziano a svegliarsi anche i club con musica dal vivo, techno, reggae ed elettronica. I divertimenti in questi locali sono soprattutto a base di alcool e stupefacenti, dall’erba ai funghi allucinogeni fino all’ecstasy e ai cristalli di metanfetamina.
Questa fetta dell’isola è una party-zone frequentata per lo più da backpacker e ragazzi molto giovani. Se cercate questo stile di divertimento, vi consiglio di restare comunque vigili e controllare sempre i vostri bicchieri, senza lasciarli incustoditi, prediligendo bevande sigillate e di qualità ed evitando liquori artigianali economici a rischio di sofisticazione con metanolo.
Vi ricordo inoltre che, sebbene la presenza della polizia sia scarsa, le leggi indonesiane sulla droga sono estremamente dure e quindi, in senso stretto, il possesso e l’uso di droga sono vietati e comportano rischi potenzialmente gravi.
Se questo non è il vostro stile di divertimento, non è automatico esserne coinvolti. Noi siamo stati a Gili Trawangan in famiglia con due bambine piccole, senza problemi. L’isola infatti offre un pò di tutto, l’importante è sapere dove trovare ciò che è più affine al nostro stile di viaggio. Per questo motivo ho scritto un articolo così dettagliato.
La costa ovest di Gili Trawangan
La zona della costa ovest di Gili Trawangan è quella più curata ed elegante di tutta l’isola. Con i suoi resort di design, i suoi spazi verdi potati di fresco, i lounge bar e i ristoranti internazionali sulla spiaggia. Anche la musica qui cambia, orientandosi su frequenze chill out e dj set di atmosfera che accompagnano i tramonti infuocati durante gli happy hour.
In linee generali, tutta questa parte di costa è meno turistica e affollata. E’ possibile trovare tratti di spiaggia libera quasi completamente vuoti e silenziosi. Anche ad agosto!
La costa ad ovest del porto è un’area frequentata in gran parte da coppie o da piccoli gruppi di amici ed ha nell’insieme un target più adulto ed esigente. Come alloggi vi segnalo alcuni posti notevoli: il Pearl of Trawangan, il Pink Coco e il Pondok Santi Estate.
Proseguendo dal porto verso la zona ovest troverete un ampio e pulito marciapiede pedonale di pietra bianca e una pista ciclabile pavimentata che vi permetteranno delle piacevoli passeggiate. Io ho deciso come al solito di andare a piedi per potermi fermare più facilmente nei punti di interesse. Lungo strada si alternano vivaci caffè dai colori marini, dove chiacchierare o bere qualcosa.
All’altezza del Pesona Beach Resort & Spa, che sorge sul primo hotel costruito a Gili Trawangan nel lontano 1982, si trova il punto in cui la spiaggia di Gili Trawangan, a mio avviso, dà il meglio di sè. L’acqua ha delle sfumature turchesi quasi fosforescenti, di una bellezza idilliaca e la sabbia è fine e bianca. Pergole di legno sostengono i voluttuosi rami di bouganville fucsia, creando un contrasto di colori mozzafiato. Purtroppo è anche il luogo dove ormeggiano alcune barche e jukung, per cui è difficile sfruttare appieno questa meraviglia!
Man mano che dal Pesona Beach si percorre il perimetro verso ovest il vento inizia ad alzarsi, facendo tintinnare le decorazioni di coralli appese ai rami degli alberi. Il mare assume tonalità smeraldo più intense e profonde, ma è anche più agitato e pericoloso. Le spiagge diventano più selvagge e vuote, il paesaggio diventa più brullo. Camminando è possibile imbattersi in scuole di surf e lettini massaggio all’aperto.
A quest’altezza troverete anche la pizzeria che è stata eletta come migliore di tutta l’isola dalla mia community di viaggiatori, quella del Pondok Santi Beach Restaurant.
Sul fare del pomeriggio l’acqua inizia a ritirarsi per diversi metri, portando alla luce una distesa di scogli e coralli che donano all’orizzonte un affascinante aspetto lunare. Questa caratteristica dell’isola per molti amanti dei bagni rappresenta una delusione, ma se osservate il paesaggio con altri occhi, percepirete una bellezza naturale, unica nel suo genere.
In un’insenatura poco prima di arrivare al Sunset Point, c’è la scuderia dei cavalli e una vasta area quasi deserta e piuttosto ventosa in cui trottare su questi splendidi animali, accompagnati da una guida. In un piccolo bosco adiacente è possibile sedersi e gustare delle noci di cocco fresco in solitudine, con i piedi nella sabbia.
Subito dopo le scuderie inizia la zona del Sunset Point vera e propria, ideale per il momento dell’aperitivo e della cena. Il sole in Indonesia tramonta alle 18, qundi vi consiglio di arrivare almeno per le 17! Noterete un susseguirsi di lounge bar e ristoranti sulla spiaggia con uno stile molto curato e dj set di atmosfera. Alcuni aperti solo ad una clientela di adulti, come il Pink Coco.
L’area ovest è una delle preferite dai viaggiatori italiani. Qui ho incontrato diversi ragazzi che mi hanno riconosciuto grazie al blog e al profilo Instagram e con cui ho scambiato quattro chiacchiere sull’isola. Ho notato che tutti erano d’accordo sulla bellezza naturalistica di Gili Trawangan, ma sulla necessità di attuare un piano urgente per una migliore gestione dell’afflusso turistico.
Cosa possiamo fare per migliorare le cose
Nel 2000 è stata fondata un’organizzazione senza scopo di lucro denominata Gili Eco Trust per aiutare a proteggere le barriere coralline che circondano le isole e migliorare l’educazione ambientale. Chiunque può prendere parte ai suoi ‘beach clean up‘, la pulizia delle spiagge di gruppo e ad equipaggiarsi di borse di tela e di tutto ciò che può evitare la dispersione nell’ambiente di plastica monouso.
Ultimi consigli
Molto spesso i viaggiatori diretti in Indonesia e in particolare alle isole Gili, mi scrivono lamentando i classici disturbi della gastroenterite o del famoso ‘Bali belly‘ così come viene scherzosamente chiamato questo fastidio. Vi consiglio quindi di prevenire il problema leggendo questo articolo QUI e portando con voi tutto il necessario per un primo soccorso.
Non dimenticate anche di stipulare una buona assicurazione sanitaria, che vi tuteli in caso di necessità. Vi ricordo che questo blog è partner delle Assicurazioni Heymondo e che offre a tutti i lettori uno sconto del 10% su tutte le assicurazioni di viaggio! Se volete saperne di più: ASSICURAZIONI PER L’INDONESIA.
Il rientro a Lombok
Per rientrare a Lombok, abbiamo scelto la barca privata, messa a disposizione dell’agenzia Temu Tamu, come all’andata. Una volta a Lombok abbiamo deciso di passare sulla costa nord un paio di giorni, vista la bellezza del panorama e le graziose spiagge ancora semi deserte e selvagge.
Per saperne di più, ci vediamo su questa pagina: LOMBOK! Se invece avete delle domande o delle curiosità, vi rispondo nei commenti o sul mio profilo IG di Viaggio In Indonesia!
Altri articoli utili:
Benvenuti!
Mi chiamo Simona e viaggio in Indonesia dal 2010. Ho vissuto nelle isole di Bali e Java. Sono una designer, appassionata di fotografia e buon cibo.
Una delle cose che amo di più durante i miei viaggi è esplorare luoghi fuori dal sentiero battuto e immergermi nella cultura locale.
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